F1 | GP Spagna 1996, Schumacher firma la prima vittoria con la Ferrari
Il tedesco ottiene il primo dei 72 successi con la scuderia del Cavallino
Sono passati ventiquattro anni dalla prima storica vittoria di Michael Schumacher con la Ferrari, avvenuta il 2 giugno 1996 nel Gran Premio di Spagna. Un’autentica impresa quella compiuta dal tedesco che continua a essere ricordata con emozione dai tifosi della scuderia del Cavallino, malgrado sia passato quasi un quarto di secolo.
Ma come arriva la Rossa a quell’appuntamento del Montmeló? Le gare che avevano preceduto il round catalano avevano evidenziato una Ferrari molto performante sul giro secco, difatti Schumacher aveva ottenuto due pole consecutive a Imola e a Montecarlo, ma che pagava dazio in gara anche a causa di alcuni errori commessi al via dal tedesco.
Nelle qualifiche spagnole torna a dettare il passo la Williams-Renault, che monopolizza l’intera prima fila dello schieramento con Damon Hill che precede il più giovane compagno di squadra Jacques Villeneuve. Ad aprire la seconda fila c’è la F310 di Schumacher che però accusa un pesante dalla FW18 del poleman: oltre nove decimi.
In condizione di asciutto la Ferrari non avrebbe alcuna chance di vittoria, ma c’è una variabile che può sovvertire e rimescolare le carte in piste e risponde al nome di pioggia. Difatti il maltempo si abbatte senza pietà sulla zona del Montmelò già dalla serata del sabato, costringendo i piloti a correre warm-up e gara su pista bagnata. Una situazione in cui Schumacher si esalta, mostrando la sua particolare sensibilità di guida in questo contesto.
Ma i primi metri del tedesco non sono di certo impeccabili. Difatti a causa di un problema legato alla frizione l’alfiere di Maranello perde diverse posizioni e addirittura scivola al dodicesimo posto. Senza l’inizio della fine e invece Schumi inizia una straordinaria rimonta, nonostante la visibilità sia pressoché nulla, che lo porta al 12° giro in testa al GP dopo il sorpasso compiuto ai danni della Benetton di Jean Alesi.
La rimonta è avvenuta con successo. A Schumacher non resta che conserva la leadership fino alla bandiera a scacchi. Malgrado un problema al motore, che avrebbe potuto inficiare sulla sua prestazione finale, impone distacchi pesanti alla concorrenza dipingendo mirabili traiettorie tra i rivoli acqua del Montmeló. A completare il podio ci sono Alesi e Villeneuve che pagano rispettivamente 45 e 48 secondi di ritardo dalla Ferrari del campione del mondo in carica.
E così alla sesta gara al volante della Ferrari il il ‘caro’ Schumacher (come amava definirlo l’Avvocato Gianni Agnelli per il suo ricco ingaggio) riesce a salire sul gradino più alto del podio. La prima pietra è stata posta. Il grattacielo di vittorie e di titoli che seguiranno da lì al prossimo decennio è storia nota.
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui