F1 GP Monaco | Sauber, Hulkenberg: “I giochi di squadra hanno danneggiato la competizione”
"Il tentativo della FIA non ha funzionato" aggiunge Bortoleto
Monaco – Gara priva di opportunità per la Sauber, che resta fuori dalla zona punti.
Gabriel Bortoleto ha rischiato di terminare la sua gara dopo poche curve: sedicesimo al via, il brasiliano finisce in lotta con la Mercedes di Kimi Antonelli, finendo col muso della sua C 45 nelle barriere del Portier. Gabriel riesce a riportare la vettura ai box e a continuare la sua gara, terminando in quattordicesima posizione. Non ha fortuna nemmeno Nico Hulkenberg: senza strategie di coppia ad aiutarlo, il tedesco deve accontentarsi della quindicesima posizione, ma a fine gara non ha freni nel dire cosa pensa della strategia di team come Racing Bulls e Williams.
Hulkenberg: “Le loro strategie hanno reso la gara tutt’altro che divertente”
“La partenza è stata buona, sono riuscito a guadagnare una posizione al primo giro, ma il resto della gara non si è sviluppato come speravamo. Purtroppo mi sono spesso ritrovato nel traffico, soprattutto a causa delle strategie di squadra messe in atto da chi ci precedeva. Girare tre-cinque secondi più lenti al giro per aprire finestre di pit stop ai compagni mi ha rallentato moltissimo e ha reso la gara tutt’altro che divertente. Ovviamente i giochi di squadra fanno parte di questo sport, ma dal punto di vista della pura competizione non è stato quello che tutti si aspettavano. Realisticamente, partire nella top 10 è probabilmente l’unico modo per evitarlo. Detto questo, la nostra strategia e i pit-stop sono stati eseguiti bene, ma c’era poco altro che potessimo fare per ottenere un risultato migliore”.
Bortoleto: “Il tentativo della FIA non ha funzionato”
“Monaco è sempre stato famosa per le qualifiche e le prove libere emozionanti, ma spesso le gare si rivelano piuttosto statiche perché sorpassare è estremamente difficile. Oggi non è stato diverso, nonostante il tentativo della FIA di introdurre qualcosa di nuovo con il regolamento sulle gomme. Purtroppo non ha funzionato: si sono creati giochi di squadra che hanno rallentato il ritmo della gara, con tutti che giravano quattro o cinque secondi più lenti del loro reale passo, nessun degrado gomme e sorpassi praticamente impossibili.
“La mia gara era già compromessa dopo il primo giro, a causa dell’incidente con Kimi. Avevo fatto una bella manovra all’esterno al tornante, guadagnando la posizione in modo corretto, ma poi lui ha tentato un sorpasso piuttosto ottimista alla curva 8. È andato un po’ largo e, per evitare il contatto, sono finito nel muro, distruggendo l’ala anteriore e compromettendo tutto – ha raccontato Bortoleto – è frustrante, perché senza quell’episodio credo che saremmo stati in condizione di sfruttare anche noi i giochi di squadra e magari guadagnare qualcosa. Guardando avanti, continueremo a lavorare sodo sulla vettura e sul suo assetto, e spero che questo ci aiuti a migliorare in qualifica e in gara. Essere costantemente in Q2 o magari lottare per la Q3 ci permetterebbe di essere più vicini alla zona punti”.
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