F1 | GP Monaco 2017, la Ferrari e il tabù infranto

Alcune delle nove vittorie colte dalla Ferrari nella storia del Gran Premio di Monaco hanno permesso alla Rossa di interrompere lunghi periodi di digiuno nel Principato, come accaduto nella passata edizione della gara monegasca.

Favorita da una monoposto a passo corto, che ben si adattava al toboga di Montecarlo, la scuderia del Cavallino riesce a monopolizzare il weekend di Montecarlo relegando Mercedes e Red Bull a ruoli da comprimarie.

La competitività della SF70-H si manifesta fin dalle libere, sfociata poi nelle qualifiche del sabato in una prima fila da urlo. Rispetto all’ultimo uno-due colto un mese prima nelle prove ufficiali sulla pista di Sochi, Sebastian Vettel cede lo scettro di poleman al compagno di squadra Kimi Raikkonen.

Il finlandese, troppo spesso bistrattato da feroci critiche, sforna una grandissima prestazione tra le viuzze del Principato che gli permette di beffare il teammate tedesco per appena 43 millesimi. Raikkonen torna così dopo 9 anni (GP Francia 2008) a riassaporare la gioia di una partenza al palo, identico arco di tempo dall’ultima prima fila tutta rossa a Montecarlo.

In gara la superiorità del Cavallino non viene intaccata. Cambia solo la leadership passata dopo la sosta di Raikkonen nelle mani di Vettel (giro 34), con il finlandese che mostrerà un evidente broncio sul podio per non essere riuscito a capitalizzare una ghiotta occasione.

L’avvicendamento al vertice delle due SF70-H non modifica la storia del GP, con la Ferrari che torna prepotentemente protagonista a Montecarlo siglando una grande doppietta.

Un uno-due che interrompe un lungo digiuno per la Rossa che durava da ben 16 anni: dall’edizione 2001 della corsa monegasca firmata dal duo Schumacher-Barrichello.