F1 | GP Imola: l’analisi della sprint race

Verstappen vince la prima sprint race della stagione e conquista la pole con un sorpasso negli ultimi giri

F1 | GP Imola: l’analisi della sprint race

La prima sprint race della stagione ha regalato un altro duello tra Ferrari e Red Bull, in cui ad uscirne vincitore è stato Max Verstappen con un sorpasso trovato negli ultimi passaggi. Dopo aver perso testa della corsa alla partenza, l’olandese è riuscito a imporsi con un’ottima gestione gomma, recuperando la prima posizione ai danni di Charles Leclerc a pochi chilometri del traguardo.

La seconda fila sarà formata dal duo Perez-Sainz, entrambi protagonisti di una buona rimonta a seguito della prova opaca del venerdì. La terza fila dello schieramento sarà interamente composta dai due alfieri McLaren, un risultato oltre le aspettative considerando anche il tempo perso il sabato mattina per un incontinente di natura tecnica. Non ha pagato, invece, la scelta di Kevin Magnussen di puntare sulla media al posto della soft, fiduciosi che quest’ultimo compound avrebbe sofferto negli ultimi giri di gara per un eccessivo degrado: al netto di un fisiologico caldo di performance, la soft si è ben comportata per l’intera durata della sprint race, condannando il danese all’ottavo posto. A concludere la top ten Fernando Alonso, autore di uno scatto al via tutt’altro che entusiasmante, e Mick Schumacher.

Verstappen vince la prima sprint race

Un successo significativo per il pilota di Hasselt, non solo per gli otto punti conquistati, ma anche perché gli consentirà di prendere il via della gara della domenica dalla pole position. Dopo aver perso la prima posizione alla partenza in seguito a un problema con la sincronizzazione delle marce, andando a inficiare la progressione e l’upshift, l’olandese era stato costretto a un ribaltamento di ruoli: da possibile lepre era tornato cacciatore, una situazione già vissuta negli appuntamenti precedenti. “Sì, la partenza è stata molto brutta. Non so esattamente cosa sia successo o perché sia stata così male, solo troppo spin dalle gomme posteriori, ma dopo di che abbiamo dovuto mantenere la calma”, ha spiegato Verstappen illustrando i suoi problemi allo spegnimento dei semafori. Un tema già visto nelle ultime gare, così come il suo stile di guida, estremamente puntato sull’anteriore in ingresso di curva. Qualcosa di ravvisabile in particolare alla Tosa, dove cercava di mantenersi più stretto in percorrenza nel tentativo di guadagnare metri contro un Leclerc che poteva contare su un’ottima progressione in uscita di curva, uno dei punto di forza della F1-75.

Uno stile che avrebbe potuto accentuare la formazione di graining, esattamente come si era visto in Australia, per quanto in quella occasione a giocare un ruolo chiave furono le scelte errate in termini di assetto. Un aspetto che durante la prima sprint race della stagione, in realtà, non si è ripresentato, ma che è anzi stato il punto cruciale per la vittoria nella gara del sabato. Dopo un inizio molto tirato, in cui aveva cercato di spingere per portare Verstappen fuori dalla zona DRS, conscio del vantaggio della RB18 in termini di velocità massima, negli ultimi passaggi Leclerc aveva iniziato a soffrire con la gestione dell’anteriore, evidenziando del graining sull’anteriore destra.

“Penso che il ritmo fosse abbastanza simile. I dati di oggi ci aiuteranno a prendere la scelta giusta per domani. La partenza è stata buona ma forse ho spinto un po’ troppo per tenere Max fuori dalla zona DRS. Ciò che ha fatto la differenza alla fine è stata la fase di graining che ho attraversato nel finale della gara e se riusciremo a sistemarlo per domani, sono abbastanza sicuro che saremo in lotta per la vittoria. In caso contrario, sarà un po’ più difficile. Ma tutto è possibile per domani, credo”, ha spiegato il monegasco durante le interviste.

Forse proprio quella fase iniziale molto aggressiva ha influito negativamente sulla salute degli pneumatici, portando alla fase di graining, comparsa una decina di passaggi dopo il rientro della Safety Car ai box. Un fenomeno che Ferrari stessa in realtà si aspettava, ma non così presto, a dimostrazione che forse qualcosa non fosse andato come previsto. Sotto questo aspetto, probabilmente non ha aiutato la singola sessione di prove libere del venerdì, tra l’altro in parte sul bagnato, limitando la raccolta dati prima dell’imposizione del Parc Fermé: “Ci aspettavamo il graining, ma non così presto. Il bilanciamento della nostra auto non era perfetto oggi. Con una sola sessione di prove sotto la pioggia, in preparazione di una gara asciutta, si può andare fuori strada”, ha spiegato il team principal della squadra di Maranello, Mattia Binotto. Non è da escludere che lo stesso problema si possa riproporre anche nella giornata di domani, seppur sulla carta la media dovrebbe essere meno suscettibile alla formazione di graining e, indubbiamente, più semplice da “ripulire” una volta compresa la situazione. Nonostante gli interventi in parco chiuso siano limitati, i dati ricavati nella gara del sabato potrebbero essere utile per comprendere su quali punti intervenire, alterando il bilanciamento all’anteriore oppure intervenendo sulla pressione delle gomme.

Perez e Sainz in rimonta

La pioggia del venerdì aveva mischiato i valori in classifica, spingendo Sergio Perez e Carlos Sainz in quarta e quinta fila. Una situazione difficile da mandare già, specie per lo spagnolo, che sentiva di aver perso una grossa chance di portare la sua monoposto in prima fila, se non addirittura di centrare la prima pole nel corso di questo campionato. Se il primo giorno di prove si era dimostrato più caotico del previsto, la sprint race avrebbero concesso l’opportunità di iniziare le rispettive rimonte con un giorno di anticipo, garantendo cento chilometri in più per riportarsi quantomeno nella zona della seconda o terza fila.

Ventun giri da cui sia il messicano che il Ferrarista hanno saputo trarre fuori il massimo, risalendo fino al terzo e quarto posto, posizioni più consone alle ambizioni delle rispettive squadre. Sainz è stato autore di una rimonta decisa, indubbiamente coadiuvata dalla superiorità della F1-75 sulle altre monoposto della midfield, ma anche con la determinazione di un pilota che sapeva di doversi riscattare dopo l’errore del venerdì. Spinto anche dall’effetto del DRS, che a Imola si è dimostrato ancora volta un elemento chiave per portare a termine manovre d’attacco, il pilota di Madrid si è reso protagonista di diversi sorpassi, la maggior parte dei quali alla staccata della prima curva. Lo spagnolo, inoltre, non è stato vittima di alcun problema di graining e ciò gli ha permesso di continuare a spingere senza dover rimanere imbottigliato nel traffico: “Sono soddisfatto della mia rimonta e direi che oggi è stata una buona giornata. La partenza è andata come me l’ero immaginata e poi sono stato in grado di recuperare posizione dopo posizione grazie a un solido passo gara e a una buona gestione delle gomme. È stata una Sprint molto concreta che mi ha permesso di riportarmi in una buona posizione per la corsa di domani. Dopo la difficile giornata di ieri voglio ringraziare i tifosi per il loro supporto, è stata una grande iniezione di fiducia. Il weekend non è finito e domani darò tutto per raccogliere un risultato da celebrare”, ha raccontato il numero 55 al termine della sprint race, che si approccia alla corsa di domenica con un umore ben diverso.

A trarne beneficio saranno anche le rispettive squadre, non tanto per una semplice questione di punti, ma anche perché i due “scudieri” potrebbero rivelarsi pedine importante sotto l’aspetto strategico, in particolare nel caso in cui Verstappen e Leclerc dovessero nuovamente tentare la fuga.

Una lotta serrata per la top ten

Come ci si aspettava, anche in Emilia-Romagna la sfida di centro gruppo si è riproposta sul filo del rasoio, con distacchi contenuti. Chi non poteva fallire era McLaren, che grazie al terzo posto conquistato nelle qualifiche aveva in Lando Norris un interprete chiave per portare a casa ulteriori punti, vitali per la classifica costruttori. La pioggia e la bandiera rossa esposta negli ultimi minuti aveva permesso di conquistare un risultato al di là delle più rosee aspettative, mascherando quei problemi che in altri appuntamenti avevano spinto la monoposto di Woking in fondo al baratro.

Con gli ultimi aggiornamenti e una comprensione della vettura sempre più affinata, i piloti erano stati in grado di entrare ancora una volta in Q3, gettando le basi per un doppio arrivo a punti. Un’opportunità da non lasciarsi sfuggire e, per quanto resistere a Red Bull e Ferrari sarebbe stata impresa ardua, se non addirittura impossibile, il quinto e sesto posto finale rappresentano un ottimo bottino su cui confermarsi anche domenica. “Una sprint difficile! Non avevo il ritmo per tenere il passo dei ragazzi davanti, ma abbiamo ottenuto il miglior risultato possibile e qualche punto, quindi sono felice. Abbiamo una buona posizione per la gara di domani, possiamo lottare per qualche altro punto”, ha spiegato Norris. Più complicata è stata la corsa di Daniel Ricciardo, subito in grado di sfruttare la partenza al rilento di Fernando Alonso per guadagnare una posizione, quantomeno prima di perderla su Sergio Perez per la mancanza di spazio alla chicane. La vera sfida era quella di difendersi da Valtteri Bottas nel finale, missione portata a termine egregiamente, soprattutto tenendo a mente che il problema tecnico accusato in mattinata non gli aveva permesso di accumulare esperienza con pista asciutta.

Prenderà il via dalla settima casella Valtteri Bottas, scaltro nell’approfittare dei problemi di Kevin Magnussen per guadagnare un’ulteriore posizione rispetto alla griglia originale. L’Alfa Romeo si sta dimostrando competitiva su tutte le piste, in grado di giocarsi con una certa costanza i punti anche su tracciati dalle caratteristiche completamenti differenti tra loro, un segnale estremamente positivo. Nella sprint race Bottas aveva provato a lungo a cercare il sorpasso decisivo su Ricciardo, senza però trovare il giusto pertugio: “Una volta che abbiamo iniziato a correre, è stato un pomeriggio divertente con un sacco di battaglie e alcuni bei sorpassi. Ho avuto una buona lotta ravvicinata con Alonso, qualcosa di divertente, ma nel complesso è stata una sprint emozionante per me. Ho avuto un po’ di pattinamento all’inizio e ho perso qualche posizione, ma dopo la mia prestazione è stata positiva. La macchina andava molto bene in termini di bilanciamento e abbiamo avuto un buon ritmo, quindi dovremmo essere in una posizione forte anche per domani”, ha aggiunto il finlandese, ringraziando il team per il lavoro svolto in nottata, quando i meccanici avevano dovuto sostituire il telaio in seguito ai problemi di natura tecnica evidenziati in qualifica. Una notte che, tuttavia, si ripresenterà estenuante anche tra sabato e domenica, perché l’incidente di Guanyu Zhou nelle fasi iniziali ha costretto il team a rompere il coprifuoco per continuare a lavorare sui danni.

Ottava posizione per Kevin Magnussen, che ha pagato negativamente la scelta di prendere il via sulla media. I riscontri della seconda sessione di prove libere, quella svolta il sabato mattina con pista asciutta, avevano evidenziato un leggero degrado della soft, convincendolo a puntare su una mescola leggermente più stabile e duratura. La speranza era quella che gli avversari soffrissero degli stessi problemi incontrati dal danese, evidenziando un cliff nella seconda metà della sprint race che gli avrebbe permesso di recuperare le posizioni perse nelle prime fasi. Un cliff che, in realtà, non c’è stato, costringendo l’alfiere della Haas a una corsa tutta in difesa: “Siamo stati super sorpresi di vedere tutti sulle soft, non è quello che volevamo vedere, ma abbiamo giudicato che le soft si sarebbero degradate troppo rapidamente così siamo andati per le medie. Tutti sembravano passarmi all’inizio della gara e poi si è come resettato, quindi eravamo sullo stesso passo, almeno con Ricciardo e Alonso. È bello ottenere un punto oggi, normalmente saremmo felici di un ottavo posto in qualifica, quindi guardiamo i lati positivi.”

Mercedes ferma nel traffico

La prestazione negativa del venerdì senza dubbio avrebbe messo Mercedes in una posizione scomoda in vista del resto del weekend, complice la sua carenza di termini di velocità di punta che spesso in questo avvio di campionato ha giocato un ruolo chiave. Così è stato anche nella sprint race dell’Emilia-Romagna, dove forse le due “Frecce d’Argento” avrebbero avuto il passo per lottare con gli altri team della midfield, specie Alpine e Alfa Romeo, ma le difficoltà nel portare a  termini i sorpassi hanno impattato negativamente sulla rimonta dei due alfieri della squadra anglo-tedesca.

Entrambi i piloti sono così rimasti imbottigliati nel traffico, senza una vera via d’uscita: “Non è stato molto divertente per noi oggi ed è stato difficile sorpassare, avevamo un buon ritmo ma non la velocità in rettilineo per fare davvero progressi. Le gare sprint sono molto brevi e non c’è tempo per le gomme di iniziare a degradarsi, creando differenze tra i piloti e le auto, aprendo opportunità. La strategia sarà la chiave domani, dovremo fare qualcosa di diverso dalla nostra concorrenza, che ci darà l’opportunità di combattere e risalire la griglia. È stato un fine settimana difficile finora per noi, il riscaldamento delle gomme è stato difficile, dobbiamo arrivare in cima alle cose e capitalizzare ciò che è possibile domani”, ha spiegato George Russell. L’inglese è stato a lungo impegnato anche in un duello con Sebastian Vettel, tra i protagonisti assoluti sotto la pioggia del venerdì, ma che oggi poco ha potuto fare per arginare i limiti evidenti di una vettura che sull’asciutto continua a evidenziare sempre i medesimi problemi. La mancanza di carico e di velocità di punta hanno influito negativamente sulla corsa del tedesco, che nonostante ciò si è reso protagonista di qualche bella manovra, ma purtroppo non sufficiente a difendere un piazzamento nella top ten, conquistato da Mick Schumacher.

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