F1 | GP Belgio, Mario Isola (Pirelli): “A Spa è difficile elaborare una strategia ottimale”
La Pirelli porterà a Spa mescole ultrasoft, supersoft e soft
Milano, 21 agosto 2017 – Per la prima volta Pirelli porterà al Gran Premio del Belgio i pneumatici P Zero Purple ultrasoft, nominati insieme a P Zero Red supersoft e P Zero Yellow soft. Le tre mescole più morbide disponibili nel range sono state scelte per la sesta volta in questa stagione. Sul circuito delle Ardenne il meteo è tradizionalmente imprevedibile, quindi è tutt’altro che impossibile che durante il fine settimana vengano utilizzati anche pneumatici Cinturato Green intermediate e Cinturato Blue full wet. Il circuito di Spa-Francorchamps è uno dei più amati dai piloti, con alcune curve famose come Eau Rouge e Pouhon che lo rendono un continuo saliscendi dove – oltre alla tecnica – conta moltissimo il coraggio.
IL CIRCUITO DAL PUNTO DI VISTA DEI PNEUMATICI
- Con i suoi 7004 metri è il circuito più lungo dell’anno.
- L’area che lo ospita è molto estesa e varia, così che a volte piove in alcune parti e in altre no.
- I cambi di elevazione e le compressioni impongono carichi sui pneumatici in tutte le direzioni.
- Trovare il giusto set-up è fondamentale per garantire la deportanza in curva senza eccedere con la resistenza aerodinamica.
- Questo circuito esige molto dai pneumatici, con elevati carichi aerodinamici causati dalle elevate velocità massime e dalle curve veloci.
- Sorpassare a Spa è abbastanza facile: questo apre a diverse possibilità in termini di strategia.
- La scelta dei set da parte dei piloti ha favorito meno del solito le mescole più morbide.
MARIO ISOLA -RESPONSABILE CAR RACING: “Pirelli ha partecipato alla 24 ore di Spa-Francorchamps il mese scorso, incontrando tutti gli aspetti che rendono famoso il circuito belga: dal meteo imprevedibile all’elevato livello di competizione che richiede il massimo ai pneumatici. Quest’anno portiamo per la prima volta la Purple ultrasoft e ci aspettiamo che su questa pista la nuova generazione di monoposto imporrà carichi ancora più elevati ai pneumatici. La strategia più probabile potrebbe essere a due soste, ma avremo dati più certi dopo le prime sessioni di prove libere. A Spa è particolarmente difficile elaborare una strategia ottimale: qui bisogna essere flessibili e aperti alla possibilità di pioggia, all’ingresso della safety car o addirittura alla bandiera rossa, come lo scorso anno. Ciò significa che i Team dovranno reagire spesso alle circostanze anziché seguire una strategia rigida”.
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