F1 | GP Austria, Piastri 2° al Red Bull Ring: “Battaglia intensa, spero sia stata bella da vedere”
Sulla lotta con la McLaren gemella di Norris: "Un po' al limite in certi momenti, in un frangente ho esagerato"

Secondo posto per Oscar Piastri nel Gran Premio d’Australia. L’australiano, condizionato ieri nelle qualifiche dalla bandiera gialla nel finale non riuscendo a migliorare il tempo dovendosi così accontentare del terzo tempo, ha concluso alle spalle del compagno di squadra Lando Norris la gara del Red Bull Ring.
La gara di Piastri, che ha strappato la P2 a Charles Leclerc subito dopo la partenza, è stata molto intensa nel primo stint dove è stato protagonista della battaglia con il compagno di squadra Lando Norris. Nonostante nello stint finale abbia accorciato il distacco dall’inglese, non è riuscito mai seriamente a impensierirlo fino alla bandiera a scacchi.
“È stata una battaglia intensa, spero sia stata bella da vedere perché dentro la macchina è stato un duro lavoro – ha dichiarato Piastri, intervistato al termine del GP – Ho provato a fare del mio meglio, probabilmente avrei potuto fare qualcosina meglio quando sono andato avanti per qualche istante però è stata una bella battaglia. Un po’ al limite in certi momenti, in un frangente ho esagerato. Dobbiamo continuare a fare questo: lottare uno contro l’altro per puntare entrambi alla vittoria. Sono arrivato vicino, ho avuto una bella giornata ma non è stata sufficiente. Grazie al team per come ha gestito la situazione anche durante la battaglia, è stato impressionante”.
Piastri, continuando con la propria analisi, ha aggiunto: “Se mi aspettato di essere competitivo per la vittoria dopo ieri e venerdì? Sì, pensavo fosse possibile. Le qualifiche di ieri erano state un po’ sfortunate per via della bandiera gialla, però per tutto il weekend mi era sembrato di avere un buon passo. Una volta che sono entrato in zona DRS mi sono sentito piuttosto bene, dopodiché ho perso un po’ di terreno dopo la prima sosta ed è stata dura recuperarlo e tornare in lotta. Dobbiamo riguardare alcune cose per capire cosa si poteva fare meglio”.
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