F1 | Gasly: “Vettel mi è stato di grande aiuto. È una persona che rispetto molto”
Il pilota francese racconta un retroscena prima del suo arrivo in Formula 1 che vede protagonista il Ferrarista
In questa stagione Pierre Gasly ha impressionato tutti, conquistando punti e risultati di rilievo con la Toro Rosso e ripagando quella fiducia che la Red Bull aveva riposto in lui inserendolo nel suo programma per i giovani piloti. Le sue prestazioni, infatti, hanno convinto tutti, inclusi i vertici del team anglo-austriaco i quali hanno deciso di dargli la grande opportunità di guidare per un top team, promuovendolo alla Red Bull a partire dalla prossima stagione.
Quello del francese, però, non è stato un percorso semplice, in cui ha dovuto anche aspettare per avere la chance di debuttare in Formula 1. A raccontarlo è stato lo stesso Gasly ai microfoni della Formula 1 nel podcast “Beyond The Grid”, spiegando come Sebastian Vettel lo abbia aiutato in un periodo difficile: “Vado molto d’accordo con Seb [Vettel]. Mi è stato di grande aiuto. Finita la stagione di Gp2 andai da lui, perché per me non fu semplice pensare di aver vinto il titolo di GP2 nel 2016 e poi non avere la chance di andare direttamente in Formula 1” ha raccontato il pilota della Toro Rosso -. “L’essere nel posto giusto (con la Red Bull, n.d.r.) ma al momento sbagliato. Andai da lui e gli chiesi ‘Okay, tu cosa ne pensi della mia situazione? Che consigli mi puoi dare?’ Ci sedemmo ed iniziammo a parlare. Ricordo che fu in Messico, dopo il briefing dei piloti. Fu davvero gentile”.
Data la sua lunga esperienza nel mondo Red Bull, essendo stato prima parte della loro academy nelle serie minori e poi pilota ufficiale in Formula 1, i consigli di Vettel furono davvero preziosi per Gasly: “Seb mi raccontò della sua esperienza con la Red Bull e cosa ne pensasse, cosa avrei dovuto fare e mi diede quei consigli che solo un campione del mondo può dare ad un giovane pilota. Mi disse che per me la Super Formula sarebbe stata un’ottima chance di andare all’estero e che dovevo continuare a spingere, mostrando alla Red Bull che non mi sarei arreso, perché loro continuano a testarti in ogni momento, anche mentalmente. Questo è lo scopo del loro programma” ha aggiunto il pilota il della Toro Rosso.
“Fu importante per me parlare con lui. Anche ora, nonostante la posizione in cui sarò il prossimo anno, continuo a parlare con Seb. È uno dei miei idoli. Potrebbe suonare un po’ strano, ma sin da quando gareggiavo nei kart, per me Seb è stato un punto di riferimento ed è bello essere con lui in Formula 1 ora. È una persona che rispetto moltissimo, è intelligente ed umile. È una grossa opportunità per me parlare con un pilota del suo livello e poter impare da lui” ha poi concluso il francese.
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