F1 | Ferrari, Vettel: “Inutile trarre conclusioni affrettate dopo così poco tempo”
"Le sensazioni sono quelle di avere un'auto molto forte nelle curve mentre in fondo ai rettilinei è più lenta", ha detto il quattro volte campione del mondo
Quelle successive al Gran Premio d’Australia, prima prova stagione della nuova stagione, sono state giornate di analisi in casa Ferrari per capire i motivi della debacle all’Albert Park di Melbourne. Difatti, nell’appuntamento australiano, le SF90 di Sebastian Vettel e di Charles Leclerc non sono mai riuscite a essere in lotta per le primissime posizione beccando quasi un minuto di ritardo dalla Mercedes vincitrice di Valtteri Bottas.
Sebastian Vettel, parlando del tonfo rimediato nella terra dei canguri con i vari media presenti a Sakhir, dove nel weekend andrà in scena il Gran Premio del Bahrain, ha detto: “In Australia purtroppo ci siamo ritrovati con una monoposto differenti rispetto a quella dei test, abbiamo avuto alcune risposte ma non avremo la controprova perché ci ritorneremo solamente il prossimo anno. Nei test la vettura è apparsa molto buona, dunque non c’era modo di lamentarci. Le sensazioni sono quelle di avere un’auto molto forte nelle curve mentre in fondo ai rettilinei è più lenta. Ma al momento non abbiamo trascorso così tanto tempo in pista per dare le giuste risposte. Ora è inutile trarre delle conclusioni affrettate”.
Il quattro volte campione del mondo, continuando con la propria disamina, ha poi aggiunto: “È facile quantificare quanto lenti eravamo in qualifica e in gara. Ci sono alcuni numeri che avremmo potuto migliore, ma questa è tutta teoria e noi abbiamo bisogno dei riscontri della pista. Penso che nel motorsport e in Formula Uno soprattutto se si vince tutto va bene, mentre se arrivi secondo è orribile. Ci sono aspetti da salvare lo scorso anno, facendo un duro sforzo per arrivare secondi”.
Parlando invece di Mick Schumacher, impegnato la prossima settimana nei test di Formula Uno che si svolgeranno sempre a Sakhir dal 2 al 3 aprile, ha detto: “Ovviamente con il cognome che si ritrova c’è dell’aspettativa, ma per raggiungere questi livelli c’è bisogno di essere veloci. Finora ha fatto molto bene e merita la sua occasione. Ora dovremmo dargli il tempo per lavorare, non sarà facile, ma d’altra parte è abituato. Ma sicuramente si emozionerà quando sarà in monoposto”.
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