F1 | Ferrari, Vettel e la chiamata d’addio di Binotto: “Ho accettato la decisione, ma c’è voluto tempo”
"Penso comunque di avere ancora qualcosa da dare, con tutto quello che ho ottenuto in questo sport", ha ammesso il tedesco
Manca oramai una sola gara, quella di Abu Dhabi che si disputerà domenica prossima sullo Yas Marina Circuit, e il rapporto professionale tra la Ferrari e Sebastian Vettel andrà a chiudersi dopo ben sei stagioni. Il tedesco, intervistato da L’Equipe, ha ammesso che ci ha messo del tempo per metabolizzare la chiamata ricevuta nel maggio scorso da Mattia Binotto che gli annunciava il mancato rinnovo con Maranello.
“È venuto fuori dal nulla – ha ammesso Vettel – Parlerei più di confusione che di dolore. Fino a quella chiamata, stavamo parlando di prolungamento. Avrei solo voluto avere qualche discussione sull’argomento per poterlo affrontare prima. Capisco che la squadra deve andare avanti. Devo fare lo stesso, ma il risultato è che questa stagione è cambiata perché, sin dall’inizio, tutti sapevano che non facevo più parte del futuro della Ferrari”.
Il 2020 è stato un anno difficile per Vettel, condizionato dalla scarsa mancanza di feeling con la SF1000. Seb infatti ha patito il confronto con il compagno di squadra Charles Leclerc, riuscendo però a salire sul podio in Turchia al termine di una rocambolesca gara. Nonostante le varie complicazioni, il quattro volte campione del mondo non cambierebbe nulla di quello che ha vissuto in questa stagione compreso il mancato rinnovo con la Ferrari.
“Non cambia nulla. Ho accettato la decisione – precisa Vettel – Quando Mattia mi ha chiamato, ho capito dal suono della sua voce che niente di quello che avrei detto lo avrebbe aiutato o convinto. Mi ci è voluto molto tempo per digerirlo e sapere cosa volevo fare dopo. Non mi vedo guidare in F1 fino a 40 anni, ma penso comunque di avere ancora qualcosa da dare, con tutto quello che ho ottenuto in questo sport”.
Il prossimo anno per Vettel si apriranno le porte dell’Aston Martin, che prenderà il posto in griglia della Racing Point. Un’occasione di rinascita per il tedesco che proverà a ritrovare quei risultati e quella continuità che sono mancati in questi mesi.
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