F1 | Ferrari SF1000, Binotto: “Spinto fino al limite per migliorare ogni dettaglio”
"Sembra uguale alla vettura dello scorso anno, ma è profondamente diversa", ha aggiunto
Per Mattia Binotto questa sarà la seconda stagione come team principal della Ferrari. Dopo il disastro delle prime gare del 2019, con una SF90 incapace di potersela giocare per la vittoria, la seconda parte del campionato ha riconsegnato una vettura sicuramente più competitiva, ma ancora lontana dalla super potenza Mercedes. Con la SF1000 presentata oggi a Reggio Emilia, la speranza è quella di cancellare gli ultimi anni senza successi, con la consapevolezza che il team della Stella a tre punte resta senza alcun dubbio quello da battere. Prima di svelare la nuova monoposto, parola al team principal della Ferrari.
“Presentare una nuova vettura è sempre un’emozione – ha detto Binotto. A proposito, ho voluto riprendere una frase storica del nostro fondatore Enzo Ferrari: “Chiedi a un bambino di disegnare una macchina, e lui la disegnerà rossa”. Credo che questa stessa emozione sia quella che proviamo a Maranello nel pensare a una nuova macchina, nel progettarla, concepirla, svilupparla, portarla in galleria del vento e nei banchi prova, per poi produrla e assemblarla. E’ con questa stessa emozione che dopo un anno di sviluppo e progettazione oggi la sveliamo a tutto il mondo. E’ un anno molto particolare, c’è molto da celebrare come i 70 anni della Formula 1 e le 1.000 gare della Ferrari. Questa squadra c’è sempre stata, sin dall’inizio, ha partecipato ogni anno, è la squadra più vincente di sempre, e arrivare a questo traguardo è speciale, quasi incredibile. Siamo orgogliosi di questo: la competizione fa parte del nostro DNA, è parte integrante di questa Formula 1, soprattutto guardando anche al futuro e dal 2021 in poi. Questa è la 66.ma vettura costruita in Scuderia Ferrari, è frutto di tanto lavoro, sacrificio, impegno, a volte anche difficoltà, sforzi e passione. Fa tutto parte del nostro #essereFerrari: è un anno particolare per la nostra squadra, affronteremo due sfide in parallelo, ossia lo sviluppo della vettura 2020 e la progettazione della 2021. Il nostro gruppo deve crescere ancora, in parte giovane, e dobbiamo imparare dal passato. Abbiamo avuto difficoltà, bisogna migliorare l’affidabilità. Nel contempo il progetto 2021 è già partito in modo molto intenso, sarà una sfida epocale, il cambio più grosso della storia della Formula 1 probabilmente. Dobbiamo essere pronti sin dall’inizio: bisogna prepararsi e affrontare le due sfide. Ci concentreremo per farlo al meglio”.
Binotto ha preso poi la parola nuovamente una volta svelata la nuova SF1000.
“Ritengo sia giusto celebrare il traguardo delle 1.000 gare in Formula 1 con questo nome. Sulla vettura: il regolamento è rimasto lo stesso, era difficile trasformare completamente la vettura, quindi siamo partiti dalla SF90 dello scorso anno, abbiamo cercato di spingere al limite in ogni dettaglio per massimizzare le prestazioni aerodinamiche, il livello di carico, la configurazione della monoscocca, del cambio, della power unit. E’ stata studiata per realizzare un pacchetto dalle forme molto strette, credo sia ben visibile. Abbiamo lavorato su tutte le componenti, le sospensioni sono state disegnate in modo da garantire una maggiore sensibilità per facilitare l’assetto per i diversi circuiti, così da adattare la vettura al meglio nelle varie configurazioni. C’è stato un grande sforzo per ridurre il peso, lavorando molto anche sulla power unit in ogni singola componente, ovviamente per mantenere le prestazioni elevate ma anche per far fronte alle modifiche del regolamento tecnico che hanno ridotto del 50% il consumo di olio concesso in gara. Può sembrare molto simile alla macchina dell’anno scorso – conclude – ma è profondamente diversa, abbiamo portato all’estremo molte idee”.
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