F1 | Ferrari, Sainz e l’emozione della prima volta
Il neo alfiere del Cavallino ha chiuso una giornata indimenticabile, quella dell'esordio alla guida di una Rossa
“L’emozione non ha voce”. Così cantava Adriano Celentano in una delle sue più belle canzoni d’amore. E chissà se anche Carlos Sainz quest’oggi avrà provato un brivido lungo la schiena calandosi nell’abitacolo della Ferrari SF71H per quello che verrà ricordato come il suo esordio alla guida di una Rossa.
Vero che lo spagnolo ha già avuto modo di iniziare a prendere confidenza con la nuova monoposto, che per regolamento ha potuto solo guidare al simulatore e che per provarla dal vivo dovrà attendere i test pre-stagionali che si svolgeranno in Bahrain dal 12 al 14 marzo, ma è tutt’altra cosa guidare fisicamente una Ferrari seppure di qualche annetto fa.
Perché questo rappresenta la Ferrari. È il fascino della storia, il blasone del marchio, quel Cavallino rampante che erano, sono e saranno per sempre inimitabili. Non ce ne vogliano Mercedes, McLaren, Williams e tutte le altre storiche e gloriose scuderie del motorsport che con le loro vittorie hanno scandito le epoche del Circus. Massimo rispetto, ma la Ferrari è un’altra cosa e l’avrà provato sulla sua stesse pelle anche Carlos Sainz. La Ferrari è la Formula Uno.
Si perché la Ferrari è quella vettura che tutti i piloti sognano di guidare quando decidono di intraprendere questo percorso professionale. È la tappa che segna la carriera di un pilota, indipendentemente dai risultati conquistati. Chi passa dalla Ferrari rimane ferrarista per sempre. È un sogno che diventa realtà, colorandola di rosso. Lo stesso colore della passione che anima i tifosi.
A proposito di tifosi. Nonostante le limitazioni anti-Covid attualmente vigenti, fuori dai cancelli di Fiorano c’era un nutrito gruppo di persone che ad ogni passaggio di Sainz lo invocava a gran voce facendogli così sentire il pieno supporto. Quel calore che avrà scaldato il giovane spagnolo in una giornata molto fredda. Perché è vero che i tifosi sono i primi a criticare la squadra, come è accaudto di recente dopo un’annata disastrosa come quella del 2020, ma quando c’è da sostenerla sono sempre lì in prima fila.
E sicuramente il messaggio sarà arrivato forte e chiaro allo stesso Sainz, in una giornata indimenticabile per lui. La prima in rosso, dove avrà capito cosa significa lo slogan #essereFerrari. Fino a quando non lo provi in prima persona non puoi capirlo. Mucha suerte, Carlos. Ne avrai bisogno.
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui