F1 | Ferrari, Sainz al fianco di Leclerc: è la scelta giusta?
La Rossa si ritroverà con due giovani piloti a partire dal 2021
Malgrado la Formula Uno sia ferma ai box a causa della pandemia da Covid-19, c’è una corsa che non si è assolutamente fermata. Anzi ha continuato ad andare velocissima ed essa riguarda il mercato piloti. Se le attività in pista sono ferme, le negoziazioni invece sono proseguite senza intoppi come dimostrano le ufficialità che si sono succedute nelle scorse ore.
La più importante è quella che ha riguardato la staffetta Vettel-Sainz in Ferrari. A fine 2020 infatti la scuderia del Cavallino interromperà il rapporto professionale che la lega dal 2015 al quattro volte campione del mondo per puntare sul giovane spagnolo. Una scelta forte quella di Maranello, si ritroverà due Carletti in giro per il box, che ha deciso di rinunciare all’esperienza di uno dei piloti più importanti e vincenti del Circus optando per la freschezza di un talento in ascesa.
Ma è sbagliato credere che Sainz si accontenti a prescindere di recitare la parte del valletto di Charles Leclerc. Carlos, un Fernando Alonso in miniatura che approderà a Maranello sette anni dopo il suo idolo-amico e le cui carriere sono sovrapponibili per quel che riguarda la collocazione nei vari team, è un pilota con la faccia d’angelo ma dal piede pesante che sfrutterà al massimo la possibilità che gli è stata concessa e se avrà chance di vittoria non se le lascerà certamente scappare. D’altronde non capita certo tutti i giorni di poter essere un pilota Ferrari e di guidare la monoposto più iconica nella storia della Formula Uno!
Sembra di essere tornati indietro, con le dovute proporzioni, ai tempi in cui il Grande Vecchio sceglieva giovani profili per elevarli allo status di campioni. Perché veniva prima la Ferrari e poi i piloti, perché a rendere grande il pilota era la monoposto e non l’esatto contrario. Lo stesso percorso sarà possibile replicarlo nell’attuale struttura Ferrari e soprattutto con gli stessi risultati? Pervadono dei dubbi visti anche gli ultimi precedenti che hanno accompagnato i vari cambi nelle aree nevralgiche di Maranello che al momento non hanno dato la stabilità ricercata, a cui purtroppo si aggiungono i risultati in pista che tardano ad arrivare.
La scelta della Ferrari è coraggiosa e al tempo stesso rischiosa, visto anche l’avvicinarsi del nuovo regolamento tecnico che entrerà in vigore a partire dal 2022. Indietro non si può più tornare, i giochi sono fatti. L’augurio è che questa volta Maranello abbia agito con lungimiranza.
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