F1 | Ferrari, risultati deludenti e incertezze su Vasseur: Turrini accende il dibattito sul futuro
Leo Turrini a 360° sulla Ferrari e sulle voci sul futuro di Frederic Vasseur
F1 Ferrari Vasseur – La stagione 2025 si sta rivelando ben lontana dalle attese per la Scuderia Ferrari. Le promesse formulate lo scorso inverno avevano alimentato ottimismo tra tifosi e addetti ai lavori, lasciando intravedere una possibile annata da protagonisti. A quasi metà campionato, però, i risultati non sono arrivati, e le prestazioni altalenanti della SF-25 hanno riaperto interrogativi sul progetto tecnico e sul futuro della leadership.
Fred Vasseur, in carica dal gennaio 2023, ha un contratto valido fino a fine 2026, ma la sua permanenza oltre quella scadenza appare tutt’altro che scontata. Secondo diverse fonti italiane, i vertici della Rossa non hanno ancora preso una posizione definitiva e starebbero valutando il da farsi nelle prossime settimane, anche alla luce dei risultati dei prossimi Gran Premi.
Turrini: “La stagione è un disastro, ma serve chiarezza dalla proprietà”
Nel post-Montreal, segnato da un quinto e sesto posto che hanno lasciato l’amaro in bocca, è intervenuto con toni critici Leo Turrini, che ha analizzato la situazione nel suo blog: “Non è che a Montreal la SF-25 abbia fatto chissà cosa. Una volta tanto la McLaren era battibile, e le Ferrari sono arrivate quinte e seste. O si fa i trombettieri del regime o ci si ferma qui, per rispetto verso noi stessi. Dai, sul serio”.
Turrini ha poi difeso l’operato dell’attuale Team Principal, mettendo in evidenza come le responsabilità dei mancati titoli vadano ricercate anche in un passato ben più ampio: “Se l’ultimo titolo mondiale – piloti e costruttori – risale a quasi vent’anni fa, è difficile dare tutta la colpa a Fred Vasseur. Ha modellato la squadra a sua immagine, ma i risultati di questa stagione sono scoraggianti. Lo dico e lo scrivo da mesi. Fred deve assumersi la responsabilità, punto”. Il giornalista emiliano ha risposto anche alle critiche rivolte alla stampa: “Faccio il giornalista da quando avevo quindici anni e non ho mai pensato di far vincere mondiali a Todt. Non credo dunque che oggi i miei colleghi possano farli perdere a Vasseur”.
La necessità di una decisione chiara
Il punto centrale, per Turrini, è la chiarezza da parte di chi guida l’azienda: “Il 2025 della Ferrari è un disastro, questo è evidente. Ma non sto chiedendo la testa di Fred. Il ragionamento è semplice: se la proprietà crede in lui, deve rinnovargli il contratto. Senza esitazioni. Siamo alla vigilia di un cambio regolamentare e serve continuità. Se invece si è giunti alla conclusione che non sia la persona giusta, allora va sostituito subito, magari con Antonello Coletta o con chi riterranno più adatto”.
A una condizione, però: “La macchina 2026 è già pronta, o quasi. Se Fred viene mandato via ora, allora John Elkann deve chiarire pubblicamente che il suo successore non sarà giudicato – né in bene né in male – per i risultati immediati. Perché non avrà avuto alcun impatto su ciò che è già stato fatto”. Turrini ha concluso con un appello all’onestà intellettuale: “La Ferrari non ha bisogno di apologeti pietosi, ma di testimoni sinceri della realtà”.
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