F1 | Ferrari, Nicolas Todt: “Leclerc può vincere il titolo con una monoposto competitiva”
"Lavora bene, è super veloce, sbaglia pochissimo. Saprà evitare l'impazienza", il pensiero di Todt nell'intervista rilasciata al Corriere dello Sport
Nell’intervista pubblicata nell’edizione odierna del Corriere dello Sport, Nicolas Todt ha parlato a lungo di Charles Leclerc. Sul talentino monegasco, fiore all’occhiello insieme a Mick Schumacher della All Road Management, società facente capo al figlio del presidente della FIA, c’è grande attesa in virtù del ‘grande salto’ che lo vedrà quest’anno impegnato in Ferrari dove dividerà il box con Sebastian Vettel.
“Lavora bene, è super veloce, sbaglia pochissimo. Saprà evitare l’impazienza – ha sottolineato Todt -. Campione del mondo? È impossibile da dire. Serve la macchina. Hamilton nel suo primo anno in Formula 1 lottò con Alonso e poi vince il Mondiale l’anno successivo ma aveva la macchina per poterlo fare. Charles non è ancora salito sul podio. Quando l’avrà sarà campione del mondo, nel giro di qualche anno: ne sono convinto”.
Su eventuali gerarchie all’interno del team, Todt ha risposto: “In generale trovo che debbano essere liberi di correre fino al momento in cui uno dei due abbia un sensibile vantaggio di punti sull’altro. La gerarchia la determina la pista”.
Da parte del manager francese non è mancato un accenno anche a Schumi jr, entrato ultimamente a far parte della sua scuderia di assisti: “Mick in Formula Uno sarebbe straordinario non solo per la sua famiglia ma per lo sport, per la Ferrari, per i tifosi. La strada sarà lunga e faticosa, ma Mick ne è perfettamente consapevole. L’ho aiutato a entrare alla FDA: è una bella storia che ricomincia”.
Tra gli assistiti di Todt figurava anche Jules Bianchi, deceduto il 17 luglio 2015 in seguito alle gravi lesioni celebrali dovute allo scontro con un mezzo pesante avvenuto in una delle vie di fuga della pista di Suzuka: “È stato terribile. Ho perso un amico. Se quel finale di gara (GP Giappone, ndr) si ripetesse centro volte, quell’evento avrebbe un diverso finale, ne sono convinto. Avevamo grandi speranze, pur con una squadra più piccola (la Marussia, con cui andò a punti nel GP Monaco 2014. ndr) si era messo in evidenza. SEnto che nella vita di Charles sia sta realizzando quel che stava per capitare a Jules”.
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