F1 | Ferrari, Leclerc: “Voglio sovvertire le gerarchie”
"Finora ho capito le decisioni del muretto, ma voglio dimostrare di essere il più veloce", ha detto il monegasco
Intervistato da Auto Motor und Sport, Charles Leclerc ha tracciato un bilancio delle sue prime quattro gare al volante della Ferrari.
Il monegasco, chiamato quest’anno da Maranello al ‘grande salto’ per raccogliere l’eredità di Kimi Raikkonen, ha ottenuto finora 47 punti (che lo pongono attualmente al quinto posto nel Mondiale, ndr) a cui si aggiunge la sua prima storica pole position fatta segnare in Bahrain a fine marzo.
“Abbiamo capito il problema in Australia. Abbiamo fatto commesso un errore non mettendo l’auto nella finestra giusta. La macchina era mal bilanciata. In Bahrain l’equilibrio era giusto, in Cina un po’ meno. A Baku era nuovamente buono, stiamo andando nella giusta direzione. Penso che saremo forti ovunque se porteremo la macchina nella finestra giusta. Gli aggiornamenti portati a Baku ci hanno fatto fare un passo in avanti”, ha sottolineato Leclerc discutendo sulle prestazioni della SF90.
Il giovane driver del Principato, parlando del compagno di squadra Sebastian Vettel e degli ordini di scuderia a cui ha dovuto sottostare, ha detto: “Devo mostrare in pista cosa posso fare, spero un giorno di poter cambiare la situazione. Voglio dimostrare di essere il più veloce. Fino a oggi ho capito ogni decisione, anche se è difficile da accettare come pilota. Dal muretto si ha una visione migliore della gara. Ho un quattro volte campione del mondo accanto a me che guida la Ferrari da cinque anni. Capisco che al momento ci sia una gerarchia, ma farò di tutto per cambiarla”.
“Se vedo la possibilità di vincere cercherò di sfruttarla – ha sottolineato Leclerc -. La vittoria è ciò che conta. Ma bisogna essere abbastanza intelligente da ottenere il massimo dei punti se non è possibile vincere. È un’abilità fantastica ottenere il massimo nei momenti difficili”.
Sul problema che lo ha rallentato a Sakhir, costatogli la prima vittoria in carriera, e sull’errore nella Q2 in Azerbaijan ha detto: “So che queste cose accadono negli sport motoristici. A volte un problema tecnico ti costa la vittoria, a volte è invece un tuo errore. Sono più seccato quando commetto l’errore. Come a Baku. È stato solo stupido e mi è costato la possibilità di vincere domenica. La macchina aveva il potenziale per vincere. È stata colpa mia se non non ci siamo riusciti”.
Piero Ladisa
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