F1 | Ferrari, Binotto sul fronte politico: “Non mi aspettavo che richiedesse tanto impegno”
"Questo fa in modo che non sia sufficiente avere una monoposto competitiva e piloti bravi", ha sottolineato il team principal della Rossa
È passato poco più di un anno da quel 7 gennaio 2019, giorno in cui la Ferrari ufficializzò l’avvicendamento tra Maurizio Arrivabene e Mattia Binotto a capo della Gestione Sportiva del Cavallino.
Già direttore tecnico della Scuderia, con la promozione a team principal l’ingegnere italo-svizzero ha dovuto ampliare le proprie mansioni. Tra le quali figura anche quella politica, che comporta tanto lavoro per via di quei delicati equilibri economici, tecnici e sportivi con cui si ha a che fare.
“Cosa mi è dispiaciuto del 2019? Il fatto che in questa Formula 1 il confronto non sia solo tecnico e sportivo ma anche politico – ha ammesso Binotto a Ferrari Magazine -. Un fronte su cui non possiamo abbassare la guardia e che fa in modo che non sia sufficiente avere una monoposto competitiva e piloti bravi. Non mi aspettavo che richiedesse tanto impegno”.
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