F1 | Ferrari, Binotto: “Siamo profondamente delusi”
"Non crediamo che questo risultato rispecchi il nostro reale potenziale", ha sottolineato il team principal della Rossa
Bicchiere chiaramente mezzo vuoto in casa Ferrari al termine del Gran Premio degli Stati Uniti.
Sul tracciato di Austin la scuderia del Cavallino ha portato una sola monoposto a traguardo, quella di Charles Leclerc (4°) che però ha beccato 52″ dalla Mercedes del vincitore Valtteri Bottas, mentre Sebastian Vettel è stato costretto al ritiro nel corso del nono giro a causa della rottura della sospensione posteriore destra.
Malgrado una domenica da dimenticare, Mattia Binotto ha voluto innanzitutto fare i complimenti a Lewis Hamilton che si è laureato campione del mondo per la sesta volta in carriera: “Prima di tutto vorrei congratularmi con Lewis per aver conquistato un altro titolo mondiale: ha vinto meritatamente. Per quanto riguarda la nostra gara, oggi ci aspettavamo molto di più”.
Sul guaio che ha costretto Vettel ad alzare bandiera bianca: “Seb ha avuto un problema con la sospensione posteriore destra, il cui braccio superiore si è rotto in una fase molto precoce della gara – ha sottolineato il team principal della Rossa -. Pensiamo che ci fosse un problema sin dal primo giro, ma dobbiamo esaminare tutto per capire cosa sia successo esattamente”.
Sulla gara di Leclerc: “È stata compromessa dal suo primo set di pneumatici, con il quale non ha avuto alcun grip – ha ammesso Binotto – . Non siamo riusciti a capire perché fosse così lento e fuori ritmo. Nel secondo e terzo stint ha invece avuto un buon passo, ma è difficile fare un paragone con gli altri poiché a quel punto tutti si trovavano in una situazione di gomme diversa. A fine gara con le gomme morbide si è trovato bene, al punto di stabilire anche il giro più veloce”.
Ora alla Ferrari non resta che analizzare e capire le cause del tonfo texano: “Siamo profondamente delusi perché al momento non crediamo che questo risultato rispecchi il nostro reale potenziale – ha detto Binotto -. C’è qualcosa da imparare da ogni risultato negativo e questo è ciò che faremo”.
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