F1 | Clamoroso scivolone del Telegraph: “Hamilton in Ferrari? A Maranello vestito da boss della mafia”
Prima giornata a Maranello per Lewis Hamilton che continua a far discutere
F1 Ferrari Hamilton – Il primo giorno di Lewis Hamilton in Ferrari ha attirato l’attenzione non solo per il suo significato sportivo, ma anche per l’eleganza che il pilota ha sfoggiato. Un lungo cappotto firmato Ferragamo, doppiopetto blu gessato, cravatta scura e camicia bianca del marchio Ferrari hanno composto un look che ha conquistato i riflettori, dai social network ai media internazionali.
L’attenzione ai dettagli non è mancata, con le calzature Louboutin a completare l’outfit, caratterizzate dalla distintiva suola rossa. Un’espressione del suo amore per la moda, che non ha stupito chi segue da vicino il sette volte campione del mondo. Tuttavia, la stampa britannica ha espresso giudizi meno lusinghieri. Tom Cary, giornalista del The Telegraph, ha commentato con toni critici l’abbigliamento scelto per l’occasione, definendolo “da boss mafioso”.
“Il primo giorno di Lewis Hamilton in Ferrari: l’abbigliamento da boss mafioso e il servizio fotografico della F40”, è il titolo dell’articolo apparso lunedì, un giudizio rafforzato già nelle righe iniziali: “Con un aspetto più da boss della mafia che da pilota automobilistico…”. Parole che hanno sollevato un dibattito acceso, riportando alla luce stereotipi datati e poco rispettosi, spesso associati all’Italia.
Se da una parte molti hanno lodato l’eleganza e lo stile del pilota britannico, dall’altra queste dichiarazioni hanno suscitato indignazione per la superficialità dei riferimenti culturali. La scelta di parole come “mafioso” ha evidenziato come vecchi cliché continuino a trovare spazio in contesti pubblici, generando inevitabili polemiche.
Il debutto di Hamilton con il team di Maranello si è quindi trasformato in un caso mediatico, capace di catalizzare l’attenzione non solo degli appassionati di Formula 1, ma anche del mondo della moda e dell’opinione pubblica. Ancora una volta, la figura del pilota britannico si conferma oggetto di discussione, capace di polarizzare giudizi e stimolare dibattiti, sia in pista che fuori.
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