F1 | Cardile sicuro: “Nel 2026 l’Aston Martin farà centro, il fallimento non è un’opzione”

Enrico Cardile ripone massima fiducia nel progetto Aston Martin per il 2026

F1 | Cardile sicuro: “Nel 2026 l’Aston Martin farà centro, il fallimento non è un’opzione”

F1 Aston Martin Cardile – L’Aston Martin si prepara a una delle stagioni più importanti della propria storia recente, con l’obiettivo di riscattare le difficoltà incontrate nel 2023 e nel 2024 e di farsi trovare pronta all’appuntamento con la grande rivoluzione regolamentare del 2026. Il team di Lawrence Stroll, che già nel 2022 aveva mancato l’occasione di inserirsi tra le grandi forze della Formula 1, punta ora su un organigramma tecnico di altissimo livello e su risorse senza precedenti.

Un progetto ambizioso per il nuovo ciclo regolamentare

Dopo il brillante avvio del 2023, culminato con diversi podi conquistati da Fernando Alonso, la squadra di Silverstone aveva progressivamente perso competitività a causa di aggiornamenti poco efficaci. E con il nuovo regolamento all’orizzonte, Stroll ha però deciso di investire pesantemente: oltre alla partnership esclusiva con Honda per la fornitura delle power unit, Aston Martin potrà contare sul contributo di Adrian Newey, il geniale progettista ex Red Bull, e sull’arrivo di Enrico Cardile, ex direttore tecnico della Ferrari. Cardile, entrato a Maranello nel 2016 come responsabile dell’aerodinamica e poi salito fino al ruolo di direttore tecnico, è oggi una delle figure chiave nella riorganizzazione del team britannico.

Una sfida tutta da scrivere

In una lunga intervista pubblicata sul sito ufficiale della scuderia inglese, l’ex tecnico della Rossa ha espresso grande fiducia nel potenziale del progetto Aston Martin, fissando chiaramente la rotta verso il 2026: “Faremo centro a livello di progetto l’anno prossimo. Non so se saremo competitivi alla prima, alla seconda o alla settima gara, ma sono certo che andrà tutto bene. Abbiamo tutto ciò che serve per fare un ottimo lavoro. Il fallimento non è un’opzione.” L’Ingegnere italiano ha poi sottolineato quanto sia cruciale il lavoro che il team sta svolgendo in vista del nuovo ciclo tecnico: “C’è grande emozione per il 2026, non solo per la nostra vettura ma anche per vedere le altre dieci. Non vedo l’ora di capire dove saremo e come dovremo reagire. Nulla di ciò che facciamo ora può essere sufficiente, non possiamo accontentarci di un buon risultato in galleria del vento o di una riduzione del peso ben riuscita, perché non abbiamo ancora punti di riferimento”.

Una sfida tutta da scrivere

Cardile ha evidenziato come la vera incognita del 2026 sarà la mancanza di riferimenti tecnici, che renderà impossibile sapere in anticipo chi avrà interpretato meglio il nuovo regolamento: “Negli ultimi anni tutti sapevano cosa mancava per migliorare, ma nel 2026 tutto è incerto. Dovremo essere pronti ad adattarci, a spingere in ogni direzione e a non fermarci mai.” Parole che testimoniano la determinazione e la fiducia di un team deciso a scalare le gerarchie della Formula 1. Con Honda come fornitore ufficiale, Newey al timone tecnico e Cardile a coordinare il reparto aerodinamico, l’Aston Martin sogna finalmente di diventare una protagonista stabile del Circus. E, come ha ribadito l’ex ingegnere Ferrari, “fallire non è un’opzione”.

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