F1 | Berger a 360° sulla Red Bull: “Avrei preso Sainz per una stagione così importante”

Gerhard Berger e l'analisi delle difficoltà che sta affrontando la Red Bull

F1 | Berger a 360° sulla Red Bull: “Avrei preso Sainz per una stagione così importante”

F1 Berger Red Bull – Dopo un avvio di stagione dominante, la Red Bull ha progressivamente perso terreno fino a concludere il campionato al terzo posto nel mondiale Costruttori. Nonostante la fase calante nella seconda metà dell’anno, però, Max Verstappen è riuscito comunque a conquistare il suo quarto titolo iridato consecutivo, capitalizzando il vantaggio accumulato nelle prime gare e confermandosi il punto di riferimento della squadra. E proprio in tal senso il 2024 si preannuncia come un anno cruciale per il team di Milton Keynes, chiamato a dimostrare di poter mantenere la competitività senza il contributo di Adrian Newey e di altri tecnici chiave, che hanno accettato offerte da scuderie rivali. La capacità della Red Bull di rimanere ai vertici sarà determinante anche per evitare che Verstappen possa valutare alternative per il proprio futuro.

L’analisi di Berger: il declino iniziato con la scomparsa di Mateschitz

Sulla situazione si è espresso Gerhard Berger che, legato da una profonda amicizia con Dietrich Mateschitz, ha individuato nella scomparsa dell’imprenditore austriaco il momento in cui la Red Bull ha iniziato a perdere stabilità. Secondo l’ex pilota austriaco, la squadra ha sofferto un rapido cambiamento degli equilibri interni: “Si sa che costruire richiede molto più tempo che smantellare. Ma nessuno avrebbe mai pensato che dopo soli sei mesi dalla morte di Didi Mateschitz tutto sarebbe crollato. Spesso quando si verificano problemi di questo tipo è l’inizio della fine. Il marchio Red Bull ha sempre trasmesso allegria e un’immagine cool, ma all’improvviso è tutto cambiato. Non c’era più chiarezza, mentre ai tempi di Mateschitz la Red Bull era famosa proprio per questo”.

La scelta di Lawson e il mancato arrivo di Sainz

Tra le decisioni più discusse della scuderia c’è stata la promozione di Liam Lawson, che ha ottenuto un sedile passando dalla squadra satellite Racing Bulls. Berger ritiene che la Red Bull avrebbe potuto puntare su un pilota con maggiore esperienza: “Non c’è nessuno che possa davvero dare filo da torcere a Max. In ogni caso avrei preso Carlos Sainz. Mettere Lawson non è stata una cosa negativa, anche se avrebbe forse avuto bisogno di più esperienza alla Toro Rosso”.

Infine, l’austriaco ha rivelato un aneddoto sulla carriera di Lawson, risalente alla sua partecipazione al DTM: “Lawson mi piaceva già nel DTM, quando era più veloce e aggressivo di Albon. Consigliai a Helmut Marko di tenerlo in considerazione.” Con il campionato 2024 alle porte, la Red Bull si trova di fronte a una delle stagioni più delicate della sua storia recente. Riuscire a mantenere la competitività senza alcuni dei suoi riferimenti storici sarà la sfida principale, mentre il futuro di Verstappen resta un’incognita da non sottovalutare.

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