F1 | Aston Martin, Krack: “L’Hungaroring si adatterà meglio alla nostra vettura”

"Al Paul Ricard avevamo un buon ritmo, ci sono buone basi per il prossimo weekend" aggiunge il team principal

F1 | Aston Martin, Krack: “L’Hungaroring si adatterà meglio alla nostra vettura”

La Aston Martin lascia la Francia con un punto in più, conquistato da Lance Stroll. Il canadese, partito dalla quindicesima posizione, ha avuto un buono spunto in partenza, superando agilmente il compagno di quadra Sebastian Vettel. I due sono rimasti incolonnati nel traffico per la maggior parte della gara, e per ammissione dello stesso Sebastian, sarebbe stato inutile lottare, alla fine, per un solo punto. Nonostante questo, la Aston Martin continua a fare progressi, risalendo lentamente dall’abisso in cui sembrava essere sprofondata ad inizio stagione: i due piloti ce la mettono tutta e i piazzamenti in zona punti non mancano, ma certo la vettura potrebbe sfruttare al meglio il proprio potenziale in gara se solo la squadra lavorasse meglio in qualifica, dove ancora Stroll e Vettel faticano ad entrare in Q2.

Lance si è reso autore di una grande partenza, risalendo dalla quindicesima alla undicesima posizione, proprio alle spalle di Sebastian in decima. Più tardi, nello stesso giro, ha sorpassato il compagno di squadra e si sono tenuti in stretta compagnia per tutto il resto della gara. Abbiamo optato per una strategia ad una sola sosta per entrambi i piloti, ma non volevamo rischiare durante la Safety Car causata da Leclerc, perché la pit-lane era troppo affollata e avremmo poi dovuto estendere troppo lo stint di Sebastian – ha spiegato il team principal Mike Krak – nonostante il degrado alle posteriori nell’ultima parte della gara, Lance è stato bravo a tenersi la decima posizione e a conquistare un punto, con Sebastian al suo seguito. Sarebbe stato bello avere entrambe le vetture in zona punti, ma è andata così. In ogni caso, il nostro ritmo era buono, la vettura funziona e abbiamo buone basi su cui lavorare in vista dell’Hungaroring, un circuito che potrebbe adattarsi meglio al nostro mezzo rispetto al Paul Ricard. Infine, ma non per minore importanza, da parte di tutto la squadra, vorrei esprimere la nostra vicinanza alla famiglia di Jake Pedley, uno dei nostri apprendisti di soli diciotto anni, che ha tragicamente perso la vita in un indicente d’auto martedì scorso“.

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