F1 | Alpine, Alonso: “Non ho mai smesso di amare questa categoria”
Alonso spiega perché nel 2018 preferì lasciare la Formula 1
Mondiale Endurance (un titolo in campionato e due edizioni della 24 ore di Le Mans vinti con Toyota), 24 ore di Daytona, Indy 500, Dakar; Fernando Alonso negli ultimi anni ha dato spettacolo, confermandosi un corridore vecchio stampo, versatile, un Michel Vaillant in carne e ossa, capace di saltare da un tipo di vettura di corsa all’altro, restando sempre competitivo. Un eclettismo che è la cartina tornasole di una classe immensa.
Eppure il pilota spagnolo, nonostante i due anni di assenza dalla F1, ha ammesso di non aver mai smesso di amare la massima categoria. La scelta di lasciare a fine 2018 fu dettata dall’esigenza di cimentarsi in altre discipline del motorsport, di provare nuove competizioni, considerata anche l’impossibilità di essere competitivo in F1. Poi è arrivata la chiamata della Renault (Alpine), la “sua” squadra, il team con cui ha vinto due mondiali. E Alonso è tornato più carico di prima, ritrovando subito il feeling con la categoria regina.
“Non ho mai smesso di amare la Formula 1, ma purtroppo ad un certo punto mi è parso di stare lì a perdere tempo, di sprecare altre occasioni nella mia carriera, ho pensato fosse giusto provare altre categorie – le parole del pilota spagnolo a Beyond the Grid – Visto come sono andati 2017 e 2018 forse avrei potuto lasciare anche prima, ma coltivavo la speranza che la McLaren crescesse, non puoi mai saperlo prima. Penso che in quel momento avessi bisogno di nuove sfide diverse. Volevo competere in diverse categorie e mettermi alla prova contro specialisti di altre discipline. Ho avuto il privilegio di poter tornare in F1 quando me la sono sentita”.
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