F1 | Alonso punzecchia Alpine: “Non avevo il team che credeva nelle mie qualità”
Lo spagnolo ha ottenuto il secondo tempo nelle qualifiche di Miami, domani partirà accanto al poleman Perez
È un Fernando Alonso che può certamente sorridere quello che ha concluso al secondo posto le qualifiche del Gran Premio di Miami. Lo spagnolo, per la seconda volta in stagione dopo Jeddah, scatterà in prima fila accanto alla Red Bull del poleman Sergio Perez. L’alfiere dell’Aston Martin, approfittando della bandiera rossa causata dall’incidente della Ferrari di Charles Leclerc che non ha permesso a nessuno dei presenti in pista di migliorarsi nel Q3, ha ottenuto un grande risultato. Da parte del due volte campione del mondo non sono mancate le frecciatine all’Alpine, visto l’ottimo inizio di stagione al volante della AMR23.
“È stata una buona qualifica, le prove libere 3 sono state confusionarie per noi – ha dichiarato Alonso al termine delle qualifiche – Abbiamo provato diverse soluzioni di assetto che non hanno funzionato, ma poi il team è tornato a quello che conosceva e la macchina si è ripresa in qualifica. Sono molto contento della prima fila e vedremo cosa riusciremo a fare domani . Il bilanciamento della vettura è perfetto, mi sono goduto ogni giro. Era davvero piacevole da guidare, specialmente nelle curve a bassa velocità che qui sono piuttosto insidiose perché ti avvicini tanto ai muri come accade tra curva 11 e 16. Ci vuole davvero fiducia nella macchina per attaccare in qualifica, io ce l’avevo e sono molto soddisfatto”.
Lo spagnolo ha poi aggiunto: “Al di fuori della traiettoria la pista è molto scivolosa, quindi bisogna tener d’occhio anche il meteo perché secondo le previsioni potrebbe piovere domani e se dovesse piovere sarebbe un’insidia in più”.
Sulla stagione: “Io sono stato sempre motivato, ho sempre lavorato sodo ma non avevo il team che credeva nelle mie prestazioni e nelle qualità nel trovare l’assetto della macchina per farla progredire. Poi non ho avuto una macchina veloce come quella che ho ora. Questo è il motivo, io non sono cambiato. È stata l’Aston Martin a cambiare la mia vita da pilota”.
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