F1 | Damon Hill: “Schumacher mi fece sentire inutile”
"Michael era un maestro dei giochi psicologici", ha commentato il campione iridato 1996

Mercoledì è stato il 30° anniversario del primo titolo mondiale vinto da Michael Schumacher ad Adelaide nel 1994, del quale ricordiamo l’incidente con Damon Hill che escluse entrambi dalla gara ma il tedesco venne comunque laureato campione del mondo. In occasione di questa ricorrenza, il quotidiano tedesco Bild ha chiesto a Hill, campione del mondo 1996, di ricordare il loro famigerato scontro per il titolo.
“In realtà io e Michael andavamo d’accordo ma in pista ci odiavamo. Era così e non è possibile essere in nessun altro modo se si vuole diventare campione del mondo. Non c’era spazio per le sottigliezze. Devi sfruttare ogni debolezza del tuo avversario e logorarlo con questa”.
Ed in questo, il britannico ammette che Schumacher era un maestro:
“Michael era un maestro dei giochi psicologici, mi ha fatto sentire come se fossi inutile e senza talento. E lo ha detto anche alla stampa. Siccome all’epoca vinceva molte gare, non c’era motivo di non credergli”.
Tuttavia, Hill ammette che Schumacher era una persona molto diversa lontano dalla pista, soprattutto con la sua famiglia.
“Michael era una persona molto competitiva ma molto calorosa”.
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