Celebrato il funerale di Justin Wilson
Il pilota scomparso ad agosto ha salvato sei persone donando gli organi
Si sono svolti questo giovedì mattina nella chiesa di St James a Paulerspury nel Northamptonshire i funerali di Justin Wilson, l’ex F1 scomparso lo scorso 24 agosto dopo poco più di un giorno di coma seguito all’incidente avvenuto durante la manche di Pocono del campionato di IndyCar.
Tante le persone che hanno voluto rendere omaggio al 37enne di Sheffield tra cui il fratello Stefan, impegnato nella medesima categoria e i colleghi Mark Webber (suo compagno alla Jaguar), Dario Franchitti e Scott Dixon, oltre al mentore Sir Jackie Stewart che lo seguì nelle prime fasi della sua carriera.
“Oggi diciamo addio ad un uomo davvero straordinario. Perlomeno se n’è andato facendo quello che amava” – le parole di Jonathan Palmer, un tempo corridore e padre della riserva Lotus Jolyon, che diede una mano al ragazzone a lanciare il Justin Wilson PLC, fondo sostenuto da mille azionisti grazie a cui l’inglese riuscì ad entrare nel Circus nel 2003 con la Minardi e a rendere il suo sogno realtà.
Immediatamente cremato le sue ceneri sono state trasportate nella vicina Silverstone dove a sventolare a mezz’asta per una cerimonia privata c’erano la Union Jack, la bandiera americana e quella del British Racing Drivers’ Club.
Il pilota è stato ricordato con un minuto di silenzio a Monza nel weekend di gara appena concluso, mentre a San Francisco cinque colleghi della serie a stelle e strisce di cui era protagonista hanno scortato lungo il Golden Gate la monoposto #25 guidata per l’occasione da quello che fu il suo boss Marco Andretti.
Il prossimo 14 settembre avrà invece luogo un’asta benefica che includerà i caschi di tutti i ragazzi al via del round finale di Sonoma.
Chiara Rainis
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