Bernie Ecclestone: “Se la Mercedes avesse fornito la propria PU alla Red Bull, ora non parleremmo di Formula noia”

Il boss della F1 punta il punto contro la Stella e al mancato accordo con Milton Keynes

Bernie Ecclestone: “Se la Mercedes avesse fornito la propria PU alla Red Bull, ora non parleremmo di Formula noia”

Secondo Bernie Ecclestone, la Red Bull avrebbe potuto dare del filo da torcere alla Mercedes qualora la Stella avesse equipaggiato le monoposto di Milton Keynes con la propria power unit. Un’ipotesi che poteva concretizzarsi al termine della passata stagione, durante la quale la scuderia anglo-austriaca era alla ricerca di un nuovo partner motoristico (salvo poi tornare ad accordarsi con Renault). Ma a Brackley, così come a Maranello, hanno preferito non rinforzare i rivali su uno dei (pochi) punti deboli presenti sulle vetture progettate da Adrian Newey.

Dopo le prime due gare del 2016, la Mercedes detiene la leadership nei costruttori con 50 punti di vantaggio sulla Ferrari. Per il boss della Circus, proprio il dominio recente delle Frecce d’Argento sarebbe la causa del calo di popolarità della F1. Una situazione che non si sarebbe verificata qualora la Red Bull avesse trovato un accordo con la Mercedes:  “In realtà – ha detto Ecclestone a ESPN –  è divertente pensare che ci sarebbe stata una squadra che avrebbe potuto effettivamente lottare con la Mercedes. Il suo nome è Red Bull”.

Per Ecclestone il quinquennio d’oro della Ferrari con Michael  Schumacher (2000-2004) e l’epopea Red Bull con Sebastian Vettel (2010-2013) non sono mai stati così noiosi come il ciclo che la Mercedes ha aperto nel 2014:  “Quando Schumacher vinceva gare e campionati e la Red Bull anche, non sono mai sembrati periodo troppo dominanti.  Credo che attualmente il problema riguardi la competitività troppo marcata della Mercedes. Monopolizzare la prima fila in qualifica e ottenere la doppietta in gara, non è sempre positivo per la spettacolarità di questo sport”.

Piero Ladisa

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