Alonso: Il mio pensiero va alle vittime del terremoto in Giappone
“Davanti a tragedie come quella che ha colpito il Giappone, la Formula 1 e tutti i problemi che riguardano gomme, alettoni e motori passano molto più che in secondo piano: oggi il mio pensiero va innanzitutto alle vittime e alle loro famiglie.” Fernando Alonso è rimasto turbato dalle immagini della tragedia che si è abbattuta sul Nord del Giappone e ha voluto così affidare al sito ufficiale della Ferrari il suo personale messaggio di solidarietà per tutti coloro che sono stati toccati dal cataclisma.
Poi, dopo la fine del briefing, è arrivata anche una valutazione sulla giornata di test. Per un verdetto realistico sulla competitività si dovrà aspettare sabato 26 marzo, quando si svolgeranno le qualifiche del Gran Premio d’Australia ma quello che è ormai assodato è che la Ferrari 150° Italia è una monoposto robusta. Dopo i 614 chilometri messi insieme da Felipe Massa, ieri Fernando Alonso ha superato il compagno di squadra arrivando a quota 656, portando così il totale della Scuderia Ferrari Marlboro in questi primi tre giorni al Circuit de Catalunya a 1714 chilometri percorsi.
“Ancora una volta la macchina ha dimostrato di essere molto affidabile, il che è sempre una buona notizia” – ha commentato Fernando a fine giornata – “Gli aggiornamenti che la squadra ha preparato per quest’ultimo test hanno migliorato il comportamento della vettura e oggi siamo riusciti a fare una buona simulazione di un fine settimana di Gran Premio, girando su tempi discreti. Dove siamo rispetto agli altri? Oggi siamo tutti insieme qui a Barcellona… Battute a parte, la verità la sapremo soltanto a Melbourne. Tipo di gomme usato, quantitativo di benzina a bordo, programma svolto: sono troppi i parametri in gioco che possono fare una grande differenza in termini di prestazione assoluta. Sin dall’inizio di questi test noi siamo sempre rimasti concentrati sul nostro lavoro, cercando di migliorare la macchina e di essere affidabili: quanto saremo stati bravi lo vedremo fra due settimane.”
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