Webber dubbioso sull’utilità dell’ala mobile in qualifica

Webber dubbioso sull’utilità dell’ala mobile in qualifica

Mark Webber si è detto dubbioso sull’utilità dell’ala posteriore mobile in qualifica. I piloti testeranno la nuova ala durante le libere e in qualifica ma secondo l’australiano l’ala andrebbe utilizzata solo nelle zone in cui il suo uso sarà concesso anche in gara.

“Non capisco perchè dovremmo usare ovunque l’ala posteriore in qualifica. In qualifica è una distrazione in piu’ e un carico aggiuntivo di lavoro di cui non abbiamo bisogno. Non aiuta lo spettacolo, è una sessione in cui si cerca il tempo in cui tutti hanno gli stessi strumenti, quindi perchè caricare di piu’ il pilota? Non c’è alcun reale vantaggio”.

A chi gli ha chiesto se la nuova ala mobile posteriore sia piu’ pericolosa del vecchio F-duct Webber ha risposto: “Sì, penso di sì. Pensiamo all’Eau Rouge a Spa. Sul rettilineo tutti la usano, è facile. Ma se pensiamo all’Eau Rouge, Copse o Becketts, l’ala mobile non migliora la situazione e per noi è un po’ piu’ pericoloso. E’ stata studiata per le gare quindi non capisco perchè dovremmo affrontare l’Eau Rouge con un’ala posteriore scarica. Ci abbiamo provato con l’F-duct e Charlie Whiting non ne era molto contento”.

Fernando Alonso, d’altra parte, non vede problemi legati all’uso dell’ala posteriore mobile, sebbene sia ancora cauto nell’esprimere opinioni a riguardo: “Siamo piloti professionisti e dobbiamo essere in grado di adattarci ad ogni situazione. Ad ogni modo vedremo solo domenica se l’ala posteriore renderà o meno i sorpassi piu’ facili e le gare piu’ eccitanti”.

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