Track limits: Wolff e Horner vogliono regole più semplici
Dopo le polemiche delle ultime settimane si cerca chiarezza
Nelle ultime settimane sono state tante le polemiche sui track limits e tanti i pareri favorevoli a seguito della sua eliminazione, seppur solamente parziale, dal regolamento. Dopo le parole di Kimi Raikkonen dei giorni scorsi, a schierarsi a favore della decisione presa dallo Strategy Group c’è anche Toto Wolff, una delle figure chiave della Mercedes.
“Le vie di fuga in asfalto sono noiose e consentono a qualsiasi pilota di commettere un errore e di poter tornare in pista. Se un pilota va fuori pista, dovrebbe andare ad impattare contro le barriere o rimanere insabbiato, ma se c’è ancora asfalto penso che allora sia giusto consentirgli di scegliere la traiettoria più veloce” – ha detto Toto Wolff -. “Abbiamo chilometri di via di fuga in asfalto e questo rende la competizione meno spettacolare. E poi ci chiediamo ancora perché c’è un calo di telespettatori”.
Il team principal della squadra tedesca riflette anche sui problemi di sicurezza che ci possono essere: “Se ci fosse una curva davvero pericolosa che magari è davvero vicino alle barriere, o nel caso ci fosse una via di fuga che possa creare pericolo nel momento del ritorno in pista del pilota, allora bisognerebbe considerare i pericoli di quella curva ed adottare delle precauzioni. In caso contrario sarei favorevole a lasciar correre i piloti in modo libero, facendogli scegliere la traiettoria che ritengono migliore”.
Più critico, invece, Christian Horner, team principal della Red Bull, soprattutto su quanto accaduto in Germania qualche settimana fa. Durante quel weekend, infatti, Charlie Wtithing aveva deciso che i piloti potevano superare la linea bianca senza prendere penalità solamente in determinate curve, creando un po’ di confusione tra team e telespettatori: “In ogni pista c’è una linea bianca che delimita il tracciato e, se la oltrepassi con tutte e quattro le ruote, il giro è illegale” – ha detto Horner -. “Funziona così negli altri sport. Non si può avere una regola per curva 1 e poi averne un’altra differente per curva 17. Questo crea confusione agli spettatori e a noi. Secondo me la situazione è poco chiara e dobbiamo migliorarla, lasciando ai piloti la libertà di fare la traiettoria che preferiscono o trovando qualcosa di più semplice“.
Insomma, anche i team principal chiedono chiarezza, lasciando fare ai piloti il loro mestiere e ciò per cui si divertono: spingere al massimo la vettura, fino al limite.
Gianluca D’Alessandro
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