Toyota F1: "In Cina vogliamo continuare a lottare per le prime sei posizioni"

Toyota F1: "In Cina vogliamo continuare a lottare per le prime sei posizioni"

Dopo il Gran Premio del Giappone, alla Panasonic Toyota Racing bastera' attraversare il Mar Cinese Orientale per tornare praticamente subito in azione sul Circuito internazionale di Shanghai, dove si disputera' la penultima gara della stagione. Questo moderno impianto, che ospita il Gran Premio della Cina dal 2004 in una zona alla periferia di Shanghai, e' lungo 5,451 km ed e' caratterizzato da lunghi rettilinei e curve strette, di cui si ricordano soprattutto la prima, un complesso particolarmente tortuoso, e la tredicesima, decisamente impegnativa. Per le TF108 di Jarno Trulli e Timo Glock verra' adottata la stessa specifica utilizzata al Fuji Speedway, con il pacchetto aerodinamico di base aggiornato ma con pneumatici Bridgestone Potenza medi e duri. Dopo i quattro punti del Gran Premio del Giappone guadagnati grazie al quinto posto di Jarno, a Shanghai il team ha tutte le intenzioni di tornare a lottare tra i primi sei, con un occhio alla fine della stagione.

Jarno Trulli (vettura 11)

“Quello di Shanghai e' un circuito interessante, e per quanto riguarda la ricerca dell'assetto migliore e' anche piuttosto impegnativo, perché il tracciato e' costituito da due rettilinei molto veloci ma anche da molte curve lente; tra queste, per un buon tempo sul giro e' fondamentale la curva 13, perché se si perde velocita' qui, poi si paga per tutto il rettilineo. In Cina non ho mai avuto troppa fortuna, ma correre qui mi piace, e quest'anno spero di riuscire finalmente a guadagnare i miei primi punti su questa pista, anche perché la nostra intenzione e' finire in crescendo questa stagione, durante la quale abbiamo dato il massimo; restano ancora due gare da correre e siamo ancora molto motivati. Infatti al Fuji, davanti ai nostri tifosi di casa, speravo di ottenere qualcosa in piu', invece ci siamo dovuti accontentare del quinto posto perché la nostra vettura ha sofferto le basse temperature che abbiamo trovato in Giappone; in Cina il clima dovrebbe essere un po' piu' caldo, e per noi sarebbe senz'altro meglio. Per quanto mi riguarda, non vedo l'ora che arrivi questo week-end per ottenere un buon risultato.”

Timo Glock (vettura 12)

“Questo e' uno dei pochi circuiti sui quali ho gia' guidato con una vettura di Formula 1, quindi nel week-end mi sara' utile poter sfruttare questa esperienza. L'impianto e' fantastico, grandissimo e moderno, ma la pista e' un po' complicata per via della prima curva decisamente insolita e di un altro paio di punti impegnativi. Comunque, adesso che la mia prima stagione in Toyota sta incredibilmente giungendo al termine, posso dire di essere soddisfatto delle mie prestazioni, e soprattutto di aver raggiunto gli obiettivi che mi ero prefissato per quest'anno. A questo proposito, la nostra vettura e' competitiva, e credo di poter guadagnare punti in entrambe le gare che restano; quindi questo e' il mio primo obiettivo per il week-end anche se daremo comunque il massimo per salire il piu' in alto possibile sul podio. Del resto anche in Giappone, dove ovviamente mi aspettavo qualcosa di meglio, avrei potuto benissimo arrivare in zona punti, se non fossi stato costretto al ritiro. Il fatto di dover correre a cosi' poca distanza di tempo e' positivo, perché posso dimenticare cosa e' successo al Fuji e concentrarmi per guadagnare punti a Shanghai.”

Pascal Vasselon – Direttore generale telai

“Il tracciato di Shanghai e' molto insolito, e questo ci obbliga ad affrontare diverse sfide in termini di assetto. Infatti, anche se ci sono i due rettilinei per i quali e' necessaria una certa velocita' massima, la pista richiede una deportanza relativamente elevata vista la presenza sia della curva 1 che della curva 13, molto lunga e a destra, per la quale e' necessario un buon bilanciamento che permetta di raggiungere la velocita' giusta per affrontare il rettilineo. Questa curva e' inoltre fondamentale anche per i sorpassi, perché se si riesce a rimanere vicini alla vettura davanti, si ha la possibilita' di passarla alla curva 14. Per quanto riguarda i pneumatici, questo week-end utilizzeremo le mescole piu' dure della Bridgestone; in passato, in Cina abbiamo avuto problemi di graining con i pneumatici piu' morbidi, quindi mi sembra una soluzione logica, visto oltretutto che l'anno scorso le stesse specifiche si sono comportate piuttosto bene. Invece per altri componenti, ad esempio freni e motore, il circuito di Shanghai non presenta particolari sollecitazioni. Utilizzeremo comunque anche qui alcuni degli aggiornamenti gia' presentati al Fuji, quindi sono sicuro che potremo essere competitivi.”

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