Sempre alzato sui pedali, quant’è lunga la salita per Leclerc

La convivenza con Hamilton ennesima sfida per il monegasco

Sempre alzato sui pedali, quant’è lunga la salita per Leclerc

Ma Leclerc sapeva o non sapeva? A questa domanda non pare esserci risposta certa, dato che i beninformati fanno a gara a chi smentisce l’altro sul punto. Affidandoci alla logica, è abbastanza improbabile che Charles Leclerc non sapesse che la sua Ferrari, la squadra alla quale è legato sin dall’inizio della sua carriera, aveva ingaggiato per il 2025 Lewis Hamilton.

Per Leclerc in fondo non cambia nulla. La sua intera carriera è in costante salita, e lui da buon scalatore pedala da sempre alzato sui pedali, macinando km su km, sudando tantissimo e raccogliendo finora poco. La strada verso il traguardo si fa sempre più impervia e scoscesa, le pendenze sembrano salire sempre di più, e lo scollinamento non si vede mai. Il nostro ciclista ha percorso pure qualche metro in pianura prima che la strada tornasse a salire, giusto il tempo intercorso tra la firma del lungo rinnovo col Cavallino e l’annuncio dell’arrivo di Hamilton. Per qualche giorno il Predestinato è sembrato al centro di tutto, unico e solo finalizzatore dei futuri sogni in rosso.

Una prospettiva durata pochissimo, non sarebbe stato da Leclerc avere la strada spianata. Lui che ha debuttato con al fianco Sebastian Vettel, quattro volte campione del mondo. Lui che a Monza ha vinto nel 2019 con il fiato sul collo proprio di Hamilton. Il monegasco che ha dovuto ingoiare già bocconi amarissimi nel 2020, nel 2021, l’illusione e la disillusione del 2022, il difficile 2023. Senza mai demordere, inanellando anzi pole position da urlo appena poteva, tirando fuori quella velocità da fenomeno che deve spaventare Hamilton, perché rara, unica, speciale.

Cinque anni con la Rossa pieni zeppi di emozioni, belle e brutte, di gioie e dolori, di incertezze e sicurezze. Con la costante di emergere sempre lui quale punta di diamante della Scuderia. Senza aver avuto ancora la fortuna di avere un’auto all’altezza di un talento manifesto e riconosciuto. Con in cuore l’aspirazione di portare la sua Rossa alla vittoria, trasformando i cinque trionfi in tanti anni in successi uno dietro l’altro. Il rinnovo a lungo termine con la Scuderia è certamente segnale di reciproca fiducia e di progettualità, Vasseur sembrava aver fatto una scelta, almeno così si pensava.

Ma la salita invece è appena iniziata, con un 2024 che si preannuncia difficile e un 2025 ancora incognita, con accanto però il più vincente di sempre, un fenomeno assoluto e già consacrato, Sir Lewis che arriva a Maranello per scrivere il suo personale poema epico, mentre il monegasco brama ancora di iniziare a scrivere la sua di storia.

Leclerc per non restare incompiuto  dovrà quindi scalare l’ennesima montagna – lo Zoncolan in confronto è una collinetta per amatori – in una carriera in cui nessuno gli ha mai regalato nulla. Una cosa è certa, il Predestinato per indole e necessità si trova a dover correre sempre all’attacco, in cerca dello scatto decisivo, e stavolta dovrà dimostrarsi più forte del più forte, più determinato e veloce del più titolato. E approccerà alla sfida a modo suo, con la solita encomiabile generosità. Ed è per questo che si fa voler bene.

Antonino Rendina

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