F1 | Haas, Schumacher: “Sapevamo che sarebbe stata una stagione difficile, ma abbiamo vissuto alcuni momenti positivi”

Il pilota tedesco traccia un resoconto della sua prima stagione in Formula 1

F1 | Haas, Schumacher: “Sapevamo che sarebbe stata una stagione difficile, ma abbiamo vissuto alcuni momenti positivi”

A due gare dal termine del campionato, con il double header formato da Arabia Saudita ed Emirati Arabi, i piloti della Haas si sono concessi in un’intervista speciale per raccontare le proprie sensazioni in merito al loro primo anno in Formula 1.

Una prima stagione che, dal punto di vista sportivo, è stata avara di grandi soddisfazioni per i portacolori del team americano, i quali hanno dovuto fare i conti con la scelta della squadra di non sviluppare la monoposto, concentrando i propri sforzi sul progetto 2022, quando i nuovi regolamenti tecnici dovrebbero dare un’opportunità di risalire la classifica. Ciò nonostante, Mick Schumacher è comunque stato protagonista di un buon percorso di crescita durante l’anno, acquisendo maggior confidenza non solo con la vettura, ma anche tutte quelle procedure durante un weekend di gara che per un pilota proveniente da una categoria propedeutica rappresentano un mondo completamente nuovo. Crescita che ha permesso al giovane di tedesco di riuscire a centrare il passaggio del turno alla seconda manche della qualifica in diverse occasioni: “Penso sia stata migliore di quanto mi potessi immaginare dal punto di vista umano. Mi sono goduto tutto, è difficile, ma nel complesso è stata meno stancante di quanto mi sarei aspettato. Da questo punto di vista sono contento, mentre per quanto riguarda quello in pista, sapevamo che sarebbe stata una stagione difficile, ma come team siamo abbiamo avuto comunque alcuni momenti positivi, come al Paul Ricard o a Budapest o la Turchia. Ci sono diversi momenti in cui abbiamo fatto bene ed è per questo che credo che possiamo essere soddisfatti di questo primo anno. Il momento migliore è stato Budapest per le battaglie con Max [Verstappen] e Lewis [Hamilton], anche se è stato solo per poco” ha spiegato Schumacher ai microfoni del team.

“Penso che all’inizio per me fosse difficile comprendere il concept, il fatto che non avremmo fatto alcun sviluppo sulla vettura e che saremmo andati avanti semplicemente con quello che avevamo. Non sapere cosa ciò significasse in Formula 1 è stato difficile, ma durante l’anno ho capito e compreso la filosofia scelta per questa stagione”, ha poi aggiunto il tedesco, sottolineando i suoi dubbi iniziali in merito alla scelta della squadra di non sviluppare ulteriormente la VF-21, se non per adattarla a quelle modifiche richieste per adattarsi alle novità regolamentari del 2021, in particolare in merito al taglio del fondo, del diffusore e degli elementi aerodinamici affiancati ai condotti di raffreddamento dei freni posteriori. Ma sicuramente quello della Turchia è stato un sabato positivo, del Paul Ricard non sono molto orgoglioso perché non ho potuto guidare [dopo l’incidente, n.d.r.], ma siamo riusciti ad arrivare fino a quel punto e penso che quello fosse il nostro obiettivo. Sicuramente Turchia e Budapest saranno due weekend che ricorderò a lungo.”

Anche se la stagione 2021 non è ancora conclusa, il 2022 è ormai alle porte e i team hanno da tempo concentrati i propri sforzi sullo sviluppo della vettura per il prossimo anno, con cui la Haas spera di poter fare un salto in avanti e tornare a lottare nella zona alta della midfield, come nel 2018 e nel 2019: “La speranza è fare un salto in avanti, lavorare ancora come un team come stiamo facendo quest’anno, sviluppare e migliorare nella giusta direzione. Se riusciamo a centrare questi obiettivi, credo che potremmo essere soddisfatti il prossimo anno”, ha poi concluso il pilota della squadra di Kannapolis.

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