Sauber, Ericsson: “Io e Nasr non eravamo amici”

Pace fatta in casa Sauber tra Marcus Ericsson e Felipe Nasr. Le due giovani reclute del team svizzero, che da quest’anno faranno coppia fissa sulla griglia di partenza di F1, in passato sono già stati colleghi, ma mai buoni amici.

Il motivo? “Ci siamo affrontati spesso in pista, finendo per fare diversi incidenti”, ha rivelato Ericsson, che durante le stagioni 2012 e 2013 è stato rivale di Nasr nel Campionato GP2. “In quel periodo non eravamo di certo migliori amici”.
“Entrambi siamo piloti molto competitivi ma già durante i test pre-stagionali abbiamo lavorato insieme molto bene”, ha raccontato lo svedese al canale sportivo Viasat.

“Non ci eravamo più parlati dai tempi della GP2 ma quando Felipe ha firmato il contratto con la Sauber ci siamo incontrati e mi sono congratulato con lui. Ci siamo detti che avremmo dovuto lasciare alle spalle il passato”, ha aggiunto il pilota 24enne, nel corso di un evento in Svezia.

Nasr ha abbandonato il suo sedile in GP2 a fine 2014, mentre Ericsson lo scorso anno aveva già debuttato come pilota ufficiale insieme alla ormai “defunta” Caterham.
“La mia prima stagione non è stata facile, sia dal punto di vista sportivo che psicologico”, ha ammesso il giovane Marcus. “Sono stati tempi duri. Speravamo in risultati migliori ma ho comunque imparato molto e sono diventato più forte, specialmente dal punto di vista mentale”.

“Fino alle tre gare finali, dove non abbiamo gareggiato, tutto stava andando bene e probabilmente è per questo che ora ho un sedile alla Sauber. E’ stato importante firmare con loro a novembre. Quando sono sceso dalla macchina dopo i test di Barcellona ho subito chiesto: ‘Possiamo andare dritti a Melbourne adesso?'”, ha ammesso un Ericsson raggiante.

Nina Stefenelli