Ricciardo: “Interlagos troppo breve e con poche curve per i miei gusti”
Secondo il pilota Red Bull la chiave per un buon giro è non pensare a ciò che segue
Unica scuderia rimasta a poter contrastare la coppia Mercedes per il mondiale piloti la Red Bull punta se non altro ad aggiungere del sale in quelle che saranno le ultime due chance del 2014, a partire dal prossimo weekend in Brasile.
“A San Paolo ho partecipato a gare che ricorderò sempre, ad esempio quella del 2009 quando per poco non vincevo il titolo, poi andato a Button. Fu una delusione ma ugualmente un momento importante. Poi ovviamente c’è il podio del 2010, il 2012 con il testacoda al primo giro, la rimonta da fondo gruppo e la vittoria mondiale, e infine il 2013 con il nono successo consecutivo – il racconto di Sebastian Vettel – Per quanto concerne il tracciato si gira in senso antiorario e vi sono diversi avvallamenti. Il posto migliore per sorpassare è la S di Senna. E’ stretta e bisogna far attenzione. Lo stesso vale per la combinazione sinistra-destra-sinistra che conduce alla discesa”.
“Di solito Interlagos regala sempre corse avvincenti anche se sinceramente non la inserirei tra la mie preferite perché è corta e non ha molti cambi di direzione – il commento di Daniel Ricciardo – Forse non sono mai riuscito a capirla davvero, tuttavia se dovessi individuare degli aspetti da tener presente direi non badare troppo a ciò che segue, mentre occorre essere precisi nel posizionare la macchina e in frenata. Probabilmente pioverà, ma in realtà non è una pista che cambia molto sul bagnato, quindi va bene lo stesso”.
Chiara Rainis
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