Renault: l’alternatore “soffre” ai bassi regimi

In cerca di soluzioni in vista del GP di Singapore.

Renault: l’alternatore “soffre” ai bassi regimi

La Renault sospetta che le caratteristiche del circuito di Monza hanno avuto un ruolo determinante nella rottura dell’alternatore della vettura di Sebastian Vettel.

Mentre si lavora in casa Renault per scoprire la causa effettiva del danno, il vice managing director Rob White sostiene che il danno sia derivato da un surriscaldamento dell’alternatore a bassi regimi. Questo potrebbe spiegare perché il problema si sia verificato anche a Valencia, proprio per la presenza di curve a bassa velocità.

Motivo in più per accelerare la risoluzione del problema in vista del Gran Premio di Singapore.

Le nostre indagini hanno rilevato, dopo il GP di Valencia, problemi di surriscaldamento a bassi regimi”, ha spiegato White. “Abbiamo sviluppato una nuova versione dell’alternatore che è stata testata al banco di prova e che è stata utilizzata a Spa da Red Bull e Lotus, e non sono stati rilevati problemi”.

La modifica sostanziale è stata quella di allungare lo statore e il rotore di 10 mm per incrementare la produzione di energia elettrica in quanto la quantità richiesta dalla vettura era superiore a quella che l’alternatore poteva fornire.”

Con questa nuova modifica saremo in grado di fornire il 30 percento in più di corrente per cercare di affrontare il problema dei bassi regimi.”

Nonostante si sospetti sulla possibile causa del danno, White afferma che non c’è ancora una diagnosi certa. Inoltre, fa sapere che in vista di Singapore ci sono due alternative: il ritorno a un vecchia soluzione o lo sviluppo di un pezzo nuovo.

Gianluca Latina

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