Piquet Jr. : “Difficilmente tornerò in F1”
Per il brasiliano sono ormai troppo spesso i soldi e gli sponsor a comporre la griglia del Circus
Le sue lacrime una volta tagliato il traguardo dell’ePrix di Londra che gli consegnava per un solo punto la prima coppa iridata della storia della Formula E hanno fatto il giro del mondo e trasformato per un attimo il pilota in un semplice giovane liberato finalmente dalla pressione negativa esercitata dall’ancora oscuro episodio del finto incidente durante il GP di Singapore del 2008 ordinato dall’allora manager Renault Flavio Briatore e da un padre quale il vecchio Nelson, protagonista di atteggiamenti discutibili nei suoi confronti.
Nelsinho Piquet ancora oggi corre per la cateogria elettrica che molti definiscono del futuro. Non più però in lotta per la vittoria bensì per le ultime posizioni causa una NEXTEV TCR incapace di reggere il confronto con le varie DS Virgin o e.dams, decisamente più potenti.
Reduce da una gara a Buenos Aires conclusa al dodicesimo posto il brasiliano intervistato dal sito argentino Ole ha voluto ripercorrere i suoi ultimi anni non mancando di riferirsi al Circus.
“Ho disputato tre campionati Nascar e vivendo a Charlotte ho potuto toccare con mano cosa significa per gli statunitensi quella categoria seppur tanto influenzata dalla politica, dal grande spessore sportivo in pista, in seguito sono passato al Rally Cross – il racconto del 30enne – E’ stata un’esperienza meravigliosa, ma poi ho capito di dover affrontare nuove sfide. Ora sono due stagioni che corro in questa serie innovativa, tutta da scoprire in termini di guida dato che le auto sono piuttosto diverse da quelle a cui ero abiutato”.
“Riguardo invece alla F1 e a un mio possibile ritorno devo essere realista. Oggi avere soldi e sponsor è diventato fondamentale. Per adesso quindi non ci penso. In fin dei conti ci sono già stato anche se nel posto e nel momento sbagliato…” – l’amara conclusione del figlio d’arte.
Chiara Rainis
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