Pagellonze del GP Ungheria
Commenti semiseri alla gara dell'Hungaroring
VOTO 10 AD UNA “GARA D’ALTRI TEMPI”
In barba alla formula noia ed alle passate edizioni del Gp non proprio da cardiopalma, domenica abbiamo assistito ad una gara splendida, che resterà negli annali. Meteo incerto, safety car a mescolare le carte, e lotta per la vittoria fino agli ultimissimi giri. Cosa chiedere di più?
VOTO 10 A NANDO, UNICA CERTEZZA IN FERRARI.
Che gara, un secondo posto che arriva in maniera del tutto inaspettata, favorito da pioggia-non pioggia e safety car, ma comunque tanto di cappello per questo pilota straordinario. Tanti dicono che sia montato, che sia sopravvalutato, ma chi porta avanti la carretta, sempre e comunque, è quasi soltanto lui. Certo, quando arriva un secondo posto così, è facile salire tutti sul carro dei vincitori…Si vocifera che per il rinnovo abbia chiesto una cifra doppia rispetto all’attuale. Prenderlo è stato un investimento, perderlo senza mettere al suo posto Vettel o Hamilton sarebbe un dramma.
VOTO 4 (PER LA QUALIFICA DI KIMI) AL MURETTO FERRARI.
Mi viene difficile, difficilissimo a dirlo, ma sabato ho rimpianto Domenicali. È vero che le decisioni sul quando e come scendere in pista non vengono prese direttamente da Mattiacci, ma come si criticava Domenicali, gli stesso appunti vanno mossi a M&M. Cavolate del genere sono difficilmente tollerabili, perchè anche un bambino di 5 anni si sarebbe reso conto che Kimi rischiava…Fosse la prima volta poi, si puó anche chiudere un occhio, ma queste oscenità in qualifica stanno diventando quasi un’abitudine.
VOTO 9.5 A MR. RIMONTA LEWIS HAMILTON
Sembra incredibile, ma come ho scritto nelle scorse pagellonze per il povero Lewis, quest’anno, c’è n’è sempre una. La sua Mercedes, rispetto a quella del compagno, sembra infinitamente più fragile. Lui ci mette del suo con un testacoda con toccatina in partenza, ma comunque da gladiatore qual’è non molla, tanto da rimontare praticamente tutto lo svantaggio in appena 18 giri. Alla fine arriva davanti anche al compagno di squadra, che mette in pista una prestazione decisamente anonima.
VOTO 4 AL MURETTO MERCEDES.
Avessero fatto una cosa del genere in Ferrari, Lauda sarebbe stato prontissimo a criticare…l’hanno fatto loro, ed allora è corretto? Tra l’altro l’ordine di scuderia arriva in un momento in cui il campionato è praticamente in tasca (è chiaro che lo vincerà una delle due Mercedes), quindi proprio non lo riesco a comprendere.
VOTO 3 AL CAPOLAVORO DI GROSEJEAN E 4 A PEREZ.
L’annata è di quelle maledette, ma riuscire a disintegrare la vettura in regime di safety car è un’impresa non da tutti. Lui ci riesce, con grande stile. Stesso discorso vale per Perez, decisamente in fase calante dopo qualche gara brillante. Prima elimina (senza particolari colpe) il compagno di squadra, poi si autoelimina con un crash di quelli che devi prendere la macchina e buttarla allo sfascio per quanto è distrutta.
VOTO 10 ALLA CONSACRAZIONE DI RICCIARDO COME TOP DRIVER
Stiamo pian piano scoprendo un pilota forte oltre ogni aspettativa. Seconda vittoria che arriva in maniera un pó inaspettata, dato che dopo le prime fasi di gara nessuno avrebbe puntato su di lui. Ma complice una stategia perfetta ed una guida pulita, dopo le safety Daniel si è trovato al posto giusto nel momento giusto. Con il povero Seb costretto una volta e di più a mandare giù un boccone amarissimo. Di questo passo in Red Bull potrebbero iniziare a pensare a Mr. Sorriso come prima guida da qui alla fine della stagione.
VOTO 6.5 A KIMI CHE FINALMENTE PRENDE UNA SUFFICIENZA PIENA
Il garone del compagno di squadra mette un pó in ombra la sua gara, ma rispetto agli ultimi gp, spesso lontano addirittura dalla zona punti, il finlandese dopo la pessima qualifica (con il 70% di colpa del box), mette a segno una buona gara, esibendosi in una bella rimonta. Speriamo che non sia un caso isolato.
Gianluca Mauriello
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