Pagellonze del GP Bahrain
Commenti semiseri alla gara di Sakhir
VOTO 8 ALLA GARA DELLE COPPIE.
Dopo i primi giri che lasciavano presagire un GP soporifero, stile Malesia, ne esce fuori una signora gara, con sorpassi, cappottoni, e duelli ruota contro ruota tra compagni di squadra. Spettacolo tra Lewis e Nico, altrettanto tra Seb e Daniel, e persino tra Massa e Bottas. Un pò complicata la fase centrale, dove tra soste ai box e safety car si capiva ben poco della classifica. Come sempre, però, dopo una safety car in fasi concitate le Ferrari, non si capisce come e perché, ne restano al solito fregate.
Voto 4 A LUCA SCHETTINO DI MONTEZEMOLO
Proprio come il capitano della Concordia abbandona la nave che affonda. “Non c’è molto da vedere”, e va via ben prima della fine del Gp. “Fa male vedere una Ferrari così lenta”: dovrebbero far male le randellate che in quanto presidente della baracca dovrebbe infliggere ai responsabili di questo inizio di stagione disastroso. Una vettura più lenta di un vecchio carro armato dell’unione sovietica, che al momento fa della Ferrari la quinta se non sesta forza in campo. Presidente, dopo anni di delusioni è ora di incazzarsi, ma davvero di brutto.
VOTO 4 AL MOTORE DELLA F14T
Dalla Ferrari ci si aspetta che al limite sbagli l’aerodinamica, che non abbia quella intuizione geniale del diffusore o degli scarichi soffiati, ma non di certo che abbia un motore da 30km/h in meno rispetto alla concorrenza. La vettura, quest’anno, sembra proprio nata male, ed il piazzamento in questo GP è davvero sconsolante. Qui c’è poco da essere “semiseri”, scusatemi.
VOTO 8 ALLE CIRCOSTANZE CHE PORTANO ALONSO IN MCLAREN E VETTEL IN FERRARI.
Ci sono proprio loro due tra i più scontenti del week end. Il primo si ritrova per l’ennesimo anno un carrozzone che non gli permette di lottare ad armi pari per il mondiale, e ne sembra particolarmente infastidito. Tutto da interpretare il gesto che fa al traguardo: avrà bellamente mandato a quel paese tutto il muretto Ferrari?
Il secondo, andato via Mark, si ritrova invece un compagno di squadra sbarbatello che non si fa problemi a metterselo dietro. Seb sembra quasi soffrire il fatto di non essere più il “cocco” di casa, il bimbo prodigio un pò viziato e protetto da tutto il team. Se tanto mi dà tanto, a fine anno i due grandi scontenti di inizio stagione potrebbero cambiare sedile, per cercare di ritrovare quel sorriso che per ora abbonda sul viso di Ricciardo (che a proposito si merita un bel 8.5)
VOTO 7 AI SORRISINI (SECONDO ME FALSI) DI NICO ROSBERG.
Per la seconda gara di fila le prende da Hamilton (9.5), non riuscendo a sfruttare neanche l’ultima parte del GP con le gomme più prestazionali. Va ringraziato perché ci prova con tenacia, regalandoci uno spettacolo da in piedi sul divano, ma alla fine abdica. Una volta a parco chiuso abbracci e sorrisi con il compagno di squadra, ma le smorfie ed il tremolio della gamba sul podio lasciano intendere che dentro di lui l’incazzatura per non essere riuscito a vincere era a 19.000 giri/min.
VOTO 5.5 A KIMI RAIKKONEN
È vero che con quel cancello che si ritrova a guidare in questa prima parte di stagione può poco o nulla, ma ciò non toglie che parte parecchio davanti rispetto a Fernando, ma per la terza volta su tre gli arriva dietro, mettendo in atto un’altra gara priva di acuti. Tutto quello che riesce a fare è cercare di difendersi al meglio dagli attacchi delle altre vetture. Mezzo voto in più ad Alo, per il fatto di essere partito dietro ed essergli arrivato davanti, mostrando un minimo di tenacia in più.
VOTO 8 ALLA FORCE INDIA
Il motore Mercedes sembra davvero d’un altro pianeta, e lo dimostra una super prestazione delle vetture di quel simpaticone di Mallya. Ottimo Perez, altrettanto da 8, che mette a zittire tutti quelli che l’avevano considerato un flop dopo l’annata no in McLaren. Un podio che vale doppio, perché arriva davanti al proprio compagno di squadra, un certo Hulkenberg (7), che secondo me è uno dei piloti più talentuosi della piazza.
VOTO 4 AL DESAPARECIDOS ROMAIN GROSJEAN
Complice una Lotus che dà qualche segnale di ripresa ma che rimane fondamentalmente un polmone, Maldonado trova un modo brillante per far parlare di sè, decidendo di far fare un doppio salto carpiato con avvitamento al povero Gutierrez. Romain invece, rispetto al compagno di squadra, appare privo di iniziative e di fantasia, tanto da non venire mai ma proprio mai inquadrato.
Gianluca Mauriello
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