Martin Whitmarsh è preoccupato dai piloti paganti
Il fenomeno, in crescita, potrebbe bloccare il ricambio di piloti di talento
Martin Whitmarsh ha avvertito che ci sono troppi piloti paganti al momento in F1 e quei piloti che rimangono nelle categorie inferiori per lunghi periodi possono bloccare il sistema.
Un elevato numero di team ha impiegato piloti che hanno appoggi finanziari in quanto i loro bilanci rischiano di spingerli sul fondo della griglia. Il team principal McLaren crede che l’attuale situazione significhi che ci sono piloti che arrivano nella categoria regina ad un livello non adeguato a quest’ultima e piloti che invece sono più dotati ma che rimangono tagliati fuori dai piloti ben sponsorizzati.
“Penso, personalmente, che sia triste vedere così tanti piloti paganti in F1. Il numero è aumentato e mentre sono sicuro che per chi se lo può permettere questo è eccitante, io penso che nella massima competizione motoristica del mondo non dovremmo avere piloti paganti perchè questo significa che ci sono alcuni giovani piloti, professionali, che vorrebbero entrare ma non possono” ha dichiarato Whitmarsh.
“Se guardiamo il rimescolamento dei piloti, quest’ultimo è molto basso. Una ragione è perchè i teams sono conservativi e non prendono rischi [nelle loro line-ups] e i rischi che non si prendono in un certo istante per il team non permettono a giovani piloti con potenziale di mettersi in mostra. E’ triste da dire, ma la ragione è che alcuni di questi piloti sono paganti, non tutti, ma c’è da dire anche che alcuni attuali piloti paganti non sono competitivi abbastanza per rimanere in F1”.
Whitmarsh sa che ci sono così tanti piloti paganti anche nelle categorie minori, e data l’impossibilità di avere un vero sviluppo di talento, secondo Whimarsh dovrebbe essere messa una regola che tutti i teams devono avere un rookie sotto contratto nelle categorie junior.
“Una della cose tristi è che nelle categorie junior, in cui i teams fanno molto business, i buoni teams prendono per queste categorie un pilota con un buon budget. Penso che se si mette una regola, nelle categorie inferiori, che impone ad un pilota di poter restare solo due anni ogni team avrebbe un rookie e il sistema verrebbe sbloccato”.
“Credo che sia difficile in F1 dire ad alcune squadre che non possono avere piloti paganti perchè purtroppo quest’ultimi sono divenuti parte del budget dei teams. Nelle categorie junior ci sono molti piloti che restano lì per quattro o cinque anni perchè hanno un posto solo in certe categorie e questo blocca il sistema”.
Stefano Rifici
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