Lowe: “Aerodinamica fattore più che mai cruciale”

"Far funzionare la nuova sospensione anteriore è stato molto difficile"

Lowe: “Aerodinamica fattore più che mai cruciale”

Il responsabile tecnico della Mercedes, Paddy Lowe, è tornato a parlare dell’aerodinamica e dell’importanza che questo fattore ricopre nelle prestazioni delle vetture. Secondo l’Ingegnere inglese, riuscire ad integrare il propulsore nel telaio con il minimo impatto per l’aerodinamica è un lavoro essenziale se si vuole portare in pista una monoposto in grado di vincere. Nonostante le nuove power unit e le tante limitazioni introdotte al termine della stagione 2013, l’aerodinamica continua ad essere uno degli aspetti fondamentali nella progettazione delle vetture. Lowe ha inoltre parlato dell’innovativa sospensione anteriore introdotta dai tedeschi nella W05.

“Quest’anno l’aerodinamica è diventata più che mai cruciale” ha dichiarato l’ex tecnico della Mclaren. “Integrare il propulsore in una macchina con il minimo impatto per l’aerodinamica è più importante di prima. La sospensione anteriore ha rivestito un ruolo importante nella performance aerodinamica della W05. Farla funzionare a livello di struttura è stato molto difficile. Tuttavia, in breve tempo abbiamo capito che si trattava di una cosa fattibile, quindi siamo andati avanti con questo concetto e abbiamo fatto in modo che i ragazzi dedicati alla componente della struttura potessero dedicarci del tempo a riguardo”.

L’Ingegnere inglese ha inoltre parlato dell’ottimo sistema di raffreddamento della W05: “Buona parte delle cose sono derivate dell’efficienza raggiunta dal raffreddamento. Lo abbiamo fatto poco a poco migliorando l’efficienza del sistema in ogni parte del circuito di raffreddamento, ed stato appunto questo che ha portato le dimensioni a ridursi verso il basso. La prima volta che ci si prova non è mai buona come la 27a”.

“Inizialmente ci siamo chiesti che aspetto avrebbe potuto avere l’intera vettura: ‘Come riuscire ad ottimizzare al meglio le aree dello scambio termico ed ottenere dei risultati?’ Con il tempo siamo arrivati ad avere una macchina che sembrava diversa di poco rispetto a quella che avevamo utilizzato l’anno prima in termini di superfici delle masse radianti. Una conquista che ci è parsa piuttosto sorprendente” ha concluso.

Roberto Valenti
Twitter: @RobertoVal94

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