Lauda difende Vettel
Il tedesco ha accusato i colleghi di essere pigri
Passata sotto traccia in Italia, continua a far molto discutere all’estero la frase pronunciata dopo gli ennesimi boo di Singapore da Vettel secondo cui il dominio suo della sua squadra sarebbe dovuto al duro lavoro e ad una certa pigrizia dei colleghi che invece metterebbero “le loro p***e a mollo in piscina un po’ troppo presto il venerdì”.
Incassata l’approvazione del mentore Helmut Marko, per il tedesco è ora arrivata quella del tre volte iridato Niki Lauda. “Ho apprezzato quello che ha detto – il suo commento alla Bild – Sono sempre stato un sostenitore del parlar schietto, nonostante sia convinto che in Mercedes si lavori quanto in Red Bull. Credo comunque che un fondo di verità ci sia. Sebastian è molto ambizioso e questa sua caratteristica si trasmette anche al team. Per quanto mi riguarda, ricordo di essere stato fischiato brutalmente nel 1977, ad Hockenheim, perché la gente mi riconosceva come la causa dell’estromissione dal calendario del Nürburgring a seguito del mio incidente dell’anno prima. In fin dei conti che cosa ci potevo fare, non era stata una mia decisione quella di toglierlo, ma al pubblico non interessava, contestava e basta, poi però quando mi ha rivisto sul gradino più alto del podio con i colori della Ferrari era una festa unica”.
Chiara Rainis
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