Kvyat: “Per le curve di Spa ci vogliono gli attributi”
Nel 2014 vinse la Red Bull di Ricciardo
Rincuorata dal doppio podio dell’Hungaroring nato da un mix di sfortune altrui ma altresì dalla lucidità dei due piloti che hanno saputo sfruttare l’occasione la Red Bull conta se non di ripetersi, magia non facile viste le caratteristiche poco amiche del Belgio, almeno di entrare nella top 5.
“Spa è sempre stata la mia pista preferita, sin da ragazzino quando giocavo con i videogame – ha considerato Daniel Ricciardo – Vincere nel 2014 è stato fantastico. L’atmosfera che si respira è meravigliosa. Unico neo i bruschi cali di temperatura”.
“Questo è l’appuntamento più atteso da tutti i ragazzi in griglia. Il tracciato delle Ardenne è lungo, difficile e presenta dei cambi di direzione davvero insidiosi – ha affermato Daniil Kvyat – Le sue curve sono meravigliose al volante di una F1, soprattutto l’Eau Rouge, la Pouhon e la Banchimont, che richiedono davvero gli attibuti se affrontate con asfalto bagnato. Il meteo e la sua imprevedibilità fanno il resto”.
Chiara Rainis
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui