Il GP del Messico secondo Pirelli
Medie e morbide le mescole scelte per affrontare il tracciato dedicato ai fratelli Rodriguez
Per la prima volta dopo ventitré anni la Formula Uno torna in Messico in una versione rielaborata dell’Autodromo Hermanos Rodriguez di Città del Messico.
Come Monza costruito in un parco pubblico presenta alcuni rettilinei e curve veloci molto simili a quelli del circuito italiano.
La scelta Pirelli verterà quindi sulle P Zero White medium e P Zero Yellow soft.
Paul Hembery, Direttore Motorsport: “Scegliere le mescole per un nuova pista è una bella sfida anche se il sistema di simulazione è molto preciso. Come sempre, abbiamo puntato ad avere due pit-stop, ma le condizioni meteo incerte che interesseranno gran parte del Nord America avranno un gran peso. Il tracciato è stato progettato pensando ai sorpassi, per questo ci aspettiamo una gara davvero interessante”.
La sfida per gli pneumatici:
La curva più famosa è una destra lunga e veloce chiamata Peraltada (l’ultima prima del rettilineo dei box), ma per motivi di sicurezza è stata mantenuta solo la parte finale dell’originale layout, quella iniziale infatti è stata sostituita dal settore tecnico dello stadio, simile a Hockenheim.
Il circuito ha la maggiore altitudine di tutto il calendario: questo influenza sia l’ aerodinamica (gli ingegneri devono mettere più ala per compensare la minore densità dell’aria), sia la velocità massima. Le vetture potrebbero superare i 330km/h sugli 1,3km di rettilineo.
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