Gran Premio di Abu Dhabi 2013, Yas Marina: anteprima e orari del weekend

Gran Premio di Abu Dhabi 2013, Yas Marina: anteprima e orari del weekend

Vettel Vettel Vettel Vettel. Il tedesco cala il Poker chiudendo i giochi in India. Entra nella storia della Formula 1, per quanto non lo fosse già con i suoi tre titoli. Più di metà strada verso quei 7 titoli di Schumacher è già fatta. Solo Fangio, Prost e Schumacher sono riusciti a fare altrettanto: 4 titoli mondiali. Ora le prossime gare saranno solamente una passerella e si correrà esclusivamente per la vittoria, o per il record di 13 vittorie in una stagione, nel caso del tedesco.

Come già detto Vettel ha vinto per la terza volta consecutiva in India, ma con una strategia che lo ha portato a compiere solamente 2 passaggi con le coperture Soft. D’altronde dopo che la Pirelli aveva caldamente consigliato i team di non fare troppi giri su quella mescola, la Redbull non ha voluto rischiare. Così, da subito nel mucchio il tedesco ha dovuto rimontare a suon di sorpassi – anche facilitati da fatto che tutte le vetture che sorpassava non erano in lotta diretta con lui – fino ad arrivare a comandare ancora la corsa, seguito a breve distanza da Mark Webber. Tutto il resto è noia. Tornato in testa ci rimane fino alla fine: fino al burnout finale. Secondo a circa mezzo minuto di distacco troviamo un sorprendentemente sveglio Nico Rosberg, che solitamente in gara si addormenta un po’, invece questa volta è abile a togliersi dalle ruote Felipe Massa e Lewis Hamilton e ad andare a prendere e Kimi Raikkonen per il secondo posto. A completare il podio troviamo il francese Romain Grosjean, partito diciassettesimo. Una gara a dir poco spettacolare la sua, che compie due lunghissimi stint con le gomme hard, e nonostante ciò spunta fuori davanti a Massa, e riesce a mantenere la posizione fino alla fine (impresa non facile, chiedete a Raikkonen). Felipe Massa stesso porta a casa un piazzamento che potrebbe rivelarsi fondamentale in ottica campionato costruttori. Tutti i Ferraristi erano in piedi sul divano quando lo hanno visto passare le due Mercedes al primo giro. Momenti emozionanti. Appunto, momenti. Il podio sarebbe stato il top per il brasiliano, ma davvero per un soffio non ci è arrivato. Ad ogni modo è stata una prestazione molto al di sopra di alcune sue memorabili dormite. Al quinto posto troviamo Perez, con la sua McLaren. Incredibile dictu. Il miglior risultato stagionale per il team di coking, che affronta la gara con la stessa strategia che avrebbe usato Alonso se non avesse rovinato l’ala al primo giro. Finalmente un po’ di gloria anche per la McLaren.

Ancora una gara da mettersi le mani nei capelli per Mark Webber: lo spingono, lo tamponano e lui si riporta al secondo posto per completare la doppietta Redbull, quando poi … il suo cambio (a questo punto possiamo dire, delle micromachines) si blocca e lui parcheggia sconsolato a lato della pista. Torna ai box sorridendo, come dire “Tanto l’anno prossimo c’ho la macchina buona.” Fernando Alonso invece soffre della depressione da quarto anno buttato. Parte e subito sbatte contro l Redbull di Webber, poi poche curve dopo quasi diventa il ripieno di un panino tra Raikkonen e Perez. Rovina l’ala e butta al vento la strategia pianificata. Da qui è una gara monotona, ma come si fa a biasimarlo? Vedeva volare via giro per giro il quarto mondiale da quando è in Ferrari.

Il circuito di Yas Marina, situato nello stato degli Emirati Arabi Uniti, è collocato sull’isola di Yas, a circa 30 minuti di macchina da Abu Dhabi. Anche questo tracciato è stato disegnato e progettato da Hermann Tilke e rispecchia appieno lo stile dell’architetto tedesco e di molte altre piste del mondiale. Troviamo infatti due lunghi rettilinei, tra la curva 7 e la 8 e tra la 10 e la 11, che saranno le due parti della pista in cui verranno collocate le zone DRS; vi è poi una parte guidata e con molti cambi di direzione che comprende tutto l’ultimo settore, ed è molto critica per gli pneumatici; vi sono anche tre curve molto veloci, che sono le prime 3 e le curve 15 e 16, spesso teatro di incidenti. L’ultimo vincitore su questo circuito , però, non vede questa pista come la nuova SPA del medio oriente: “A parte le prime tre curve, tutto il resto è una mer*a” [Kimi Raikkonen]. Il tracciato ha ospitato il suo primo gran premio nel 2009 ed è stato teatro della gara decisiva per il mondiale nel 2010, quando per l’ultimo anno fu l’ultima gara della stagione.. Intorno alla pista vi è un complesso che comprende numerosi campi da golf, parchi a tema e hotel extralusso, nonché il celebre Ferrari World. La pista inoltre si snoda attorno ad un modernissimo porto di nuova realizzazione, dove le scuderie possono ormeggiare comodamente i propri yacht. La gara su questo tracciato si disputa solitamente al tramonto, e per questa ragione la pista è illuminata a giorno da un impianto simile a quello presente sul circuito di Losail in Qatar. I lunghi rettilinei e i tratti a basso carico che richiedono aderenza stressano e pneumatici anteriori, sottoposti a un elevatissimo carico ad alta velocità, e pneumatici posteriori, ai quali è affidata la trazione nei tratti lenti. Pirelli riconferma la scelta del 2012 e porta le mescole Yellow Soft e White Medium. La gara di Abu Dhabi sarà in l’ultima gara trasmessa dalla Rai in differita, nella fattispecie alla sera alle 21:00. Dopo di questa avremo il rush finale delle ultime due gare in completa diretta.

Edizioni precedenti

Edizione 2009: si inaugura in questa occasione il GP di Abu Dhabi. Già chiusa la questione per il titolo mondiale piloti e costruttori, si decide chi sarà tra Vettel  (RBR-Renault) e Barrichello (Brawn-Mercedes) il vicecampione del mondo. Alla fine delle qualifiche la pole  è di Lewis Hamilton (McLaren-Mercedes), seguito da Vettel, Webber e Barrichello. Il giorno seguente scattano tutti bene, con Rubens che va però ad urtare la vettura di Webber, danneggiando l’alettone anteriore della propria monoposto.  Dopo la prima sosta Hamilton accusa dei problemi all’impianto frenante ed al 19° passaggio è costretto al ritiro, proprio mentre stava conducendo la corsa. Nel frattempo hanno cambiato tutti le proprie gomme e Vettel è quello che riesce a sfruttare meglio il nuovo set, conquistando la leadership ed allungando sul proprio compagno di squadra. Dietro il neocampione del mondo Button sorpassa il compagno di squadra, riuscendo poi a raggiungere anche Webber nelle ultime tornate ed ingaggiando una bella sfida, dal quale uscirà però perdente. Vittoria quindi di Vettel sul compagno di squadra e sull’inglese, sesto posto per un allora esordiente Kobayashi che con la Toyota coglie i suoi primi punti in carriera. Fu questa l’ultima volta per  la scuderia Bmw-Sauber, nonché ultima gara in cui i rabbocchi di benzina furono consentiti.

Edizione 2010: nell’ultimo Gran Premio di questa stagione si decide il campione della stagione, in una sfida a quattro tra Vettel, Alonso, Webber e Hamilton; ultimo GP per le mescole della Bridgestone, sostituite dalla Pirelli a partire dalla stagione successiva. Nelle qualifiche del sabato il più veloce è stato Vettel con il tempo di 1.39.394, seguito da Hamilton, Alonso e Button. La domenica in partenza Alonso perde una posizione a vantaggio di Jenson. Alla staccata della curva 6 la Mercedes di Schumacher è protagonista di un testacoda in mezzo al mucchio selvaggio: viene centrata da Liuzzi, il quale passa sopra la monoposto del tedesco sfiorandogli il casco. Subentra quindi la safety-car , che per cinque giri guida il gruppo. Vengono effettuate le prime soste, durante le quali Sebastian Vettel imprime un ritmo ferrato, che soltanto Hamilton sembra essere in grado di tenere. Nella seconda fase di soste avvengono una serie di passaggi che fanno scivolare indietro Alonso e la sua Ferrari, mentre Webber è costretto a rientrare in anticipo per aver urtato le barriere con la posteriore destra, tornando in pista con un grave ritardo. Hamilton non riesce ad attaccare Vettel, che dopo 55 giri diventa il più giovane campione del mondo, a 23 anni, 4 mesi e 11 giorni; terzo Button.

Edizione 2011: chiusa da tempo la parentesi campionato mondiale piloti, vinto da Vettel con grande anticipo, il tedesco conquista anche la pole in questo Gran Premio. Con il tempo di 1.38.481 sigla la 14ª stagionale, eguagliando il precedente record di Nigel Mansell del 1992. Il giorno seguente è però autore di un errore alla prima curva che lo porta allo stallonamento della posteriore destra , facendolo così ritirare anzitempo. Si porta in testa Lewis Hamilton, seguito da Webber e Button, i quali saranno però presto sorpassati da Alonso. Si accende quindi la sfida tra l’inglese e l’asturiano per la prima posizione, mentre anche Webber e Button danno spettacolo per la terza posizione, scambiandosi più volte il ruolo di inseguitore ed inseguito fino alla prima sosta, dove Webber perde tempo. Poco cambia poi, con Massa che nonostante un testacoda mantiene la propria posizione; va quindi a vincere Hamilton su Alonso e Button, con le Red Bull che per la prima volta in stagione non vanno a podio.

Edizione 2012: pole position per Lewis Hamilton (McLaren-Mercedes) su Mark Webber (RBR-Reanult) e Vettel, il quale verrà però retrocesso in ultima posizione. Causa è la mancanza di benzina nel serbatoio della monoposto rispetto a quanto dichiarato dal regolamento; in un secondo momento si decide di far partire il pilota dalla pit-lane. Hamilton va subito in testa, seguito da Räikkönen, Maldonado e Webber. Più attardato Alonso, che in breve riesce però a superare l’australiano. Nelle retrovie scontro tra Rosberg e Karthikeyan: subentra la safety-car; Vettel risale fino al dodicesimo posto, ma a causa di un contatto è costretto a rientrare ai box, ripartendo ventunesimo. Al ventesimo giro Alonso e la sue Ferrari conquistano la terza posizione ai danni della Williams di Maldonado, mentre Hamilton è costretto al ritiro dopo che ancora una volta si trovava al comando della gara per un guasto tecnico, Räikkönen conquista così la leadership. Nel frattempo Vettel entra nella top ten, traendo vantaggio poi dalla seconda entrata della safety-car, in seguito all’incidente tra Grosjean e Webber, causato in verità dal messicano Pérez. Alonso tenta inutilmente di mettere pressione al finlandese, che va a vincere per la prima volta dopo il suo ritorno in Formula Uno, mentre Vettel riesce ad agguantare la terza posizione, dopo aver per lungo tempo inseguito Jenson Button.

Venerdì 1 Novembre

Libere 1: 10:00-11:30 (Sky Sport F1 HD)

Libere 2: 14:00-15:30 (Sky Sport F1 HD)

Differita in sintesi su RaiSport 1 alle 22:35

Sabato 2 Novembre

Libere 3: 11:00-12:00 (Sky Sport F1 HD)

Qualifiche: 14:00 (Sky Sport F1 HD)

Differita integrale su Rai 2 alle 18:00

Domenica  3 Novembre

Gara: 14:00   ̶  55 giri  ̶  305,355km (Sky Sport F1 HD)

Differita integrale su Rai 1 alle 21:00

* tutti gli orari indicati si riferiscono all’Italia: tra Italia e Abu Dhabi ci sono 3 ore di differenza.

Distanza a giro: 5,554km

Numero di curve: 21

Senso di marcia: antiorario

RECORD

Giro prova: 1:38.434 – L Hamilton – McLaren Mercedes – 2011
Giro gara: 1:40.279 – S Vettel – Red Bull Renault – 2009
Distanza: 1h34:03.414 – S Vettel – Red Bull Renault – 2009
Vittorie pilota: 2 – S Vettel
Vittorie team: 2 – Red Bull
Pole pilota: 2 – S Vettel, L Hamilton
Pole team: 2 – Red Bull
Migliori giri pilota: 1 – L Hamilton, S Vettel, M Webber
Migliori giri team: 2 – Red Bull
Podi pilota: 3 – J Button, S Vettel
Podi team: 4 – McLaren,  Red Bull

Albo d’oro

  1. 2009 S Vettel – Red Bull Renault
  2. 2010 S Vettel – Red Bull Renault
  3. 2011 L Hamilton – McLaren Mercedes
  4. 2012 K Raikkonen – Lotus Renault

Matteo Bramati, Andrea Villa.

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Gran Premi

Lascia un commento

5 commenti

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati