Formula 1 | Pirelli, l’analisi del sabato di qualifiche ad Abu Dhabi
Emerge come da previsione la McLaren, variabile strategia per la domenica di gara
Formula 1 GP Abu Dhabi Pirelli – La McLaren ha monopolizzato la prima fila del Gran Premio di Abu Dhabi, con Lando Norris che ha siglato la pole position davanti al compagno di squadra Oscar Piastri. Il crono di Norris (1’22”595) rappresenta un significativo passo avanti rispetto alla pole dello scorso anno, migliorata di quasi un secondo. Questo risultato rispecchia fedelmente le simulazioni effettuate alla vigilia.
Le qualifiche ad Abu Dhabi
La seconda fila vedrà due monoposto spinte da power unit Ferrari. Carlos Sainz, al volante della vettura di Maranello, ha registrato un tempo di 1’22”824, distanziandosi di appena venti millesimi dal secondo classificato. Accanto a lui si schiererà Nico Hulkenberg, che con la Haas ha fermato il cronometro a 1’22”886.
Per Norris, questa è la nona pole position in carriera, otto delle quali ottenute nel corso di questa stagione. Con questo risultato, il pilota britannico ha eguagliato Max Verstappen nel numero di partenze al palo per il 2024. Tuttavia, il premio “Pole Position of the Year 2024” andrà all’olandese, che vanta tre pole nelle Sprint Qualifying contro le due del rivale.
Dopo le qualifiche, Norris è stato premiato con il Pirelli Pole Position Award da Terry Crews, noto attore e attivista. Ex giocatore di football, Crews è celebre per il ruolo nella serie “Brooklyn Nine-Nine” e per la partecipazione alla saga de “I Mercenari”. Nel 2017, è stato incluso tra i “silence breakers” premiati da Time come “Persona dell’anno”.
La terza sessione ha visto il debutto della mescola C3, scelta come Hard. Questa è stata provata dai piloti della Racing Bulls, Yuki Tsunoda e Liam Lawson, e impiegata per il rodaggio dalle Aston Martin di Fernando Alonso e Lance Stroll. I team Mercedes e Aston Martin hanno inoltre effettuato lo scrubbing delle Medium, mentre Carlos Sainz e Max Verstappen hanno testato la C4. Per la qualifica, tutti i piloti hanno optato esclusivamente per la Soft, ritenuta la mescola più performante del weekend.
Mario Isola, Direttore Motorsport di Pirelli
“Una qualifica serratissima, come mai si era visto quest’anno, basti pensare che in Q1 i venti partecipanti sono racchiusi in 803 millesimi di secondo: soltanto a Zeltweg si è registrato un margine inferiore (0”798) fra il primo e l’ultimo su una pista peraltro più corta di 963 metri.
Il grande equilibrio ha spinto i piloti a cercare di sfruttare il più possibile la Soft, che però ha confermato di essere una gomma molto performante ma soltanto sul primo giro cronometrato. La pista è rimasta sostanzialmente stabile per tutti i sessanta minuti di qualifica così a fare la differenza è stato soprattutto il diverso livello di grip offerto da un set nuovo rispetto ad uno usato, anche di un solo crono.
Per quanto riguarda le strategie per la gara di domani, la sosta singola con l’alternanza fra Medium e Hard è sulla carta l’opzione più veloce, con una finestra per il pit-stop che dovrebbe aprirsi fra il giro 18 e il 24. Chi, partendo nelle retrovie, vorrà puntare ad allungare il primo stint partendo con la Hard, dovrebbe fermarsi in una finestra compresa fra il giro 29 e il 35.
Bisogna peraltro tenere presenti tre fattori che potrebbero aprire alla doppia sosta: un eventuale degrado superiore a quanto visto finora, una neutralizzazione o, più plausibilmente, l’anticipo della prima sosta da parte di chi, trovandosi nel traffico, vorrebbe provare a sfruttare il netto vantaggio che un treno di gomme nuovo può dare nei primi giri. In quest’ultimo caso, si potrebbe innescare una reazione a catena che, inevitabilmente, porterebbe le squadre a passare ad una strategia a due soste, come peraltro accaduto lo scorso anno, anche perché tutti i team, ad eccezione della Racing Bulls, si sono tenuti i due set di Hard nuovi”.
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