Formula 1 | Brown sui piloti statunitensi: “Il problema sono le giornate di test in pista”
"Newgarden e Dixon sono due talenti notevoli, ma senza test è difficile portarli in Europa" ha aggiunto
Dopo Mario Andretti e Sebastien Bourdais, Zack Brown ha espresso più di qualche perplessità sull’ultima uscita a vuoto compiuta da Gunther Steiner sui piloti statunitensi. Secondo il Direttore della McLaren, infatti, la mancanza di piloti statunitensi nel Circus non è dovuta al poco talento oltremanica, bensì alle poche giornate di test previste dall’attuale regolamento. Questo fattore blocca l’interesse della squadre visto che con i tanti divieti di oggi si preferisce puntare su talenti “pronti”, ovvero che già conoscono il mondo della F1.
Ecco le parole di Zack Brown: “Josef Newgarden e Scott Dixon sono due talenti notevoli. Parliamo di due piloti che sarebbero competitivi anche al volante di una vettura di Formula Uno. Per un pilota statunitense la vera sfida è abituarsi al Circus, percorrere chilometri per fare pratica. Purtroppo abbiamo solo quattro giorni di test durante l’intero inverno e questo rende tutto più complicato. Portare un pilota dagli Stati Uniti è veramente difficile soprattutto per questo”.
Roberto Valenti
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