Formula 1 | Briatore: “Alpine passa ai motori Mercedes perchè vuole vincere”
Flavio Briatore traccia la strada: "Entro il 2027 vogliamo battagliare per il mondiale"
Formula 1 Alpine Briatore – In una lunga intervista concessa ai media internazionali, Flavio Briatore ha raccontato le sfide che la Alpine dovrà affrontare nel prossimo triennio, sottolineando come l’obiettivo comune sia quello di arrivare al titolo mondiale entro la stagione 2027 di Formula 1.
Briatore e la strategia di Alpine
Nonostante un budget inferiore rispetto a Mercedes, McLaren, Ferrari e Red Bull, il Manager piemontese crede fermamente nelle qualità della propria squadra, soprattutto dopo la rivoluzione attuata la scorsa estate, ed è pronto a scommettere su un percorso di crescita che si comporrà a tappe, con la prima già attesa per il prossimo anno. Dai podi alle vittorie, passando ai piazzamenti stabili nelle posizioni di vertice della classifica, Briatore ritiene che la compagine transalpina abbia tutte le potenzialità per rispettare il piano di sviluppo stabilito per il medio e lungo periodo. Qualcosa che potrà essere accelerato grazie all’arrivo delle power unit Mercedes, le quali sostituiranno quelle Renault dal 2026.
Il passaggio ai motori Mercedes
“Il prossimo anno, l’obiettivo per Alpine sarà di essere stabilmente tra le prime sei, con la possibilità di conquistare un podio di tanto in tanto”, ha affermato il Consulente Esecutivo del team transalpino. “Per arrivare a questo traguardo, sarà necessario migliorare le prestazioni della vettura. Dal punto di vista aerodinamico, ci sono margini di sviluppo maggiori rispetto a Ferrari e McLaren, il che rende questo obiettivo realistico. Guardando al 2026, l’intenzione è quella di puntare a salire sul podio in almeno metà delle gare. In quella fase, vincere una o due corse sarà una conseguenza naturale”.
“L’ambizione per il 2027, invece, è quella di lottare per il titolo”, ha proseguito il Manager italiano. “La strategia si basa sull’idea di ottenere successi con un budget inferiore del 30-40% rispetto ai principali rivali, una filosofia che ricorda quella adottata ai tempi della Benetton, quando il team lavorava con risorse dimezzate rispetto alla concorrenza. Conoscendo a fondo questa squadra, ho deciso di tornare. Non avrei preso questa decisione con nessun altro team”.
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