Ferrari, Vettel non fa drammi sul ritiro in Bahrain: “Nessun allarme affidabilità”
Il tedesco non è per nulla preoccupato dallo stop nell'ultima gara
Il ritiro di Sebastian Vettel, verificatosi nel giro di formazione del Gran Premio del Bahrain (come Michael Schumacher a Magny Cours nel 1996, ndr), ha messo subito in guardia appassionati e addetti ai lavori sulla fragilità della nuova Ferrari. La SF16-H ha dimostrato, al momento, di essere una vettura veloce… ma al tempo stesso fragile.
Dopo due solo gare, la Ferrari ha subito altrettanti ritiri (a Melbourne toccò a Kimi Raikkonen, ndr) che costringono la scuderia del Cavallino a rincorrere in entrambe le classifiche iridate la Mercedes. In quella costruttori la distanza dalla Stella è di 50 punti, mentre in quella piloti il duo Raikkonen-Vettel ha rispettivamente 32 e 35 lunghezze di ritardo dalla vetta occupata attualmente da Nico Rosberg.
Nonostante l’uscita di scena anticipata sul tracciato di Sakhir, Vettel non fa drammi, allontanando anche la teoria sulla scarsa affidabilità della Rossa. “Non c’è niente di vero. Lo stop di Raikkonen in Australia ci ha sorpreso. Io e Kimi abbiamo avuto due problemi differenti. La squadra farà di tutto per risolvere questi problemi”.
Piero Ladisa
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