Ferrari, Vettel ci dà dentro: “Buona corsa, eravamo vicini alle Mercedes”
Velocissimo in pista, esuberante fuori, in Brasile arriva un altro bel podio di Seb
Per come volavano le frecce d’argento nel GP del Brasile, nel quale hanno dato un vero e proprio saggio delle loro potenzialità, i quattordici secondi accusati sul traguardo da Sebastian Vettel sono un buon risultato, con una Ferrari ancora lontana dopo una gara tiratissima, ma molto più vicina di quanto possa apparentemente sembrare.
Basti pensare che Rosberg ed Hamilton hanno doppiato praticamente tutti nell’autodromo Carlos Pace, tirandosi dietro un Sebastian Vettel indiavolato, unico del gruppo veramente in grado di reggere il passo delle W06. Merito del talento cristallino di Seb, certo, ma anche di una monoposto migliorata in tutte le aree. Vettel ad Interlagos fatto gli straordinari, dando tutto se stesso e riuscendo ad uscire a testa altissima da un confronto che in una giornata così avrebbe piegato le gambe a chiunque. Chiedere alla Williams, lo scorso anno terza con Felipe Massa e quest’anno doppiata con Bottas nonostante il quinto posto.
“E’ stata una buona gara, eravamo vicini come non siamo mai stati prima, e questo terzo posto è un risultato fantastico, visto che le Mercedes hanno spinto al massimo, non avendo nulla da perdere – ha raccontato Seb – E’ stata una buona giornata, e anche se quando ti ritrovi a correre da solo non è molto emozionante, la pista è sempre bella, divertente ad ogni singolo giro. Non è facile fare in modo che tutto funzioni, gestire le gomme cercando allo stesso tempo di andare al limite. Nel complesso sono molto contento. Abbiamo provato a cambiare le cose passando su una strategia a tre soste; abbiamo messo le soft per provare qualcosa di diverso, siamo andati un po’ meglio, purtroppo era una gara molto trafficata, non è cambiato molto ma volevamo fare qualcosa di diverso ed era giusto provare. Nell’ultimo stint abbiamo avuto una buona velocità, anche se non so quanto Nico stesse effettivamente spingendo. Le Mercedes hanno un motore, una Power Unit e una macchina molto forti ed entrambi i piloti fanno un buon lavoro. Per questo nel complesso è difficile batterli, ma se si guarda alla nostra Power Unit, i motoristi quest’anno hanno fatto un miracolo e lo stesso vale per la macchina. E non dimentichiamo che ci sono stati molti cambiamenti all’interno della squadra, che di solito hanno bisogno di tempo per essere digeriti.
Vettel, felice per il record di podi di un pilota all’esordio in Ferrari, pensa già al 2016: “Abbiamo preso il ritmo giusto da subito, conquistando alcuni podi e vincendo già alla seconda gara della stagione. Penso che abbiamo migliorato più di chiunque altro. Ora durante l’inverno c’è la possibilità di fare un passo avanti, ma lo stesso vale anche per gli altri: il nostro obiettivo è fare il passo più grande di tutti. Mi hanno detto che con 13 podi ho il record per un pilota alla prima stagione in Ferrari: spero di trasformarli tutti in vittorie il prossimo anno!” .
E intanto, per festeggiare e per festeggiarsi, il tedesco è riuscito a dribblare gli uomini FIA nel retro-podio e a presentarsi alla premiazione con il suo amato casco tra le mani. Una piccola trasgressione al rigido cerimoniale FIA; ci stava tutta.
Antonino Rendina
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