F1 | Ufficiale: Gian Carlo Minardi nuovo presidente di Formula Imola
"Spero di essere all'altezza e di ricambiare la fiducia che mi è stata data", ha dichiarato il manager faentino
Importante cambio al vertice per Formula Imola, la società che ha in gestione l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari. In data odierna, martedì 22 dicembre, l’assemblea dei soci ha eletto il nuovo consiglio direttivo tra cui figura come futuro presidente Gian Carlo Minardi. Il manager faentino, fondatore dell’omonima scuderia che ha militato in Formula Uno tra gli anni ’80 e metà 2000, prende il posto di Uberto Selvatico Estense. Tra i nuovi membri figura anche l’ingegnere Aldo Costa, direttore tecnico a Dallara Automobili. Le nuove nomine saranno efficaci a partire dal 1 gennaio 2021 e rimarranno in carica per tre anni.
L’augurio è che Minardi, così come tutto il consiglio direttivo di Formula Imola, continui il dialogo con FIA e Liberty Media per permettere al tracciato di Imola di essere presente anche il prossimo anno in Formula Uno. Al momento infatti lo slot per l’appuntamento iridato del 25 aprile è ancora libero.
“Sono grato per la fiducia che mi hanno dato i 23 sindaci del Con.Ami. Adesso comincia una avventura che mi auguro porti risultati positivi, quelli che noi tutti ci aspettiamo perché è un onore lavorare per l’Autodromo di Imola – ha dichiarato Minardi, citato da minardi.it – Spero di esserne all’altezza e di ricambiare la fiducia che mi è stata data. Mi fa molto piacere ritrovare Aldo Costa, con cui ho lavorato 8 anni nel Minardi Team F1- dal 1988 al 1995 – ricoprendo la carica di Direttore tecnico. In generale mi sembra un’ottima squadra con importanti competenze: ci sono tutte le condizioni per fare davvero bene. Voglio ringraziare Uberto Selvatico Estense per i risultati ottenuti nella sua gestione e mi auguro che il rapporto di amicizia che ci ha contraddistinto in questi anni, io come Aci Sport e lui come Presidente dell’Autodromo, rimanga solida e che se avrò bisogno, come può essere di consigli, lui sia disponibile a darmeli. Non potrebbe esserci un futuro senza un passato e un presente”.
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